
Il Comitato cittadino “Terre Pulite No Fumarole”, nato a Vittoria per tutelare la salute e l’ambiente, ha rivolto un accorato appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In una lettera dettagliata, i membri del Comitato denunciano il grave problema delle “fumarole”, incendi dolosi di rifiuti agricoli che sprigionano ogni giorno nuvole di fumo nero tossico nella fascia trasformata tra Gela e Pachino.
Da decenni, questa pratica devastante inquina l’aria, compromette i terreni e minaccia la salute pubblica e l’economia agricola e turistica della provincia di Ragusa e zone limitrofe. Le “fumarole assassine”, come le hanno ribattezzate i cittadini, rilasciano diossine e altre sostanze nocive che si depositano su colture e suoli, esponendo la popolazione a rischi concreti di malattie respiratorie e tumori.
Nella lettera al Capo dello Stato, il Comitato evidenzia anche la carenza di controlli e interventi da parte delle istituzioni, che non riescono a contrastare efficacemente questo fenomeno criminale. Per questo motivo, il gruppo di cittadini chiede un’immediata azione da parte delle autorità per adottare misure concrete quali:
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Incentivi agli agricoltori che usano materiali compostabili;
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Controlli rigorosi sulle aziende di trasporto rifiuti;
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Sanzioni severe per chi viola la legge, inclusi sequestri e revoche di contratti;
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Verifiche sui centri di smaltimento;
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Censimento e supporto alle aziende agricole per una corretta gestione dei rifiuti.
Il Comitato “Terre Pulite No Fumarole” ha inoltrato copia della lettera anche al Ministro dell’Ambiente, al Presidente della Regione Siciliana e ai dipartimenti regionali competenti.
La battaglia di questi cittadini è una richiesta urgente di tutela per un territorio che rischia di diventare una nuova “Terra dei Fuochi”, consegnando alle future generazioni un ambiente contaminato e pericoloso.