Adotta un muretto a secco: proteggi storia e paesaggio

78

Un patrimonio millenario fatto di pietra, mani sapienti e paesaggi mozzafiato: i muretti a secco etnei tornano protagonisti grazie a un innovativo progetto che unisce cultura, natura e tecnologia. Si tratta di “Custodisci i muretti a secco”, iniziativa all’interno del progetto “Innovazione digitale Vino Marketing esperienziale” (Di-Vino), finanziato dal PSR Sicilia 2014-2022 – Sottomisura 16.1, con il coordinamento del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania e il coinvolgimento di cinque prestigiose cantine dell’Etna.

Questi manufatti, che nel catanese sono in pietra lavica e costruiti senza malta secondo una tecnica antichissima, sono stati inseriti nel 2018 nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Più che semplici elementi di delimitazione agricola, i muretti a secco rappresentano un equilibrio perfetto tra uomo e ambiente, tra resistenza e adattamento. Nel Sud-Est siciliano, in particolare, sono divenuti icone del paesaggio grazie alla letteratura – da Camilleri a Bufalino – e alla notorietà acquisita attraverso le riprese delle serie del Commissario Montalbano, ambientate proprio tra queste terre di pietra e vigne.

Oggi, però, molti di questi muretti versano in condizioni di degrado. Da qui nasce l’urgenza di preservare e valorizzare questo patrimonio diffuso. Il progetto Di-Vino si propone di farlo attraverso una campagna culturale partecipata, con un approccio che mescola esperienze tradizionali e strumenti digitali all’avanguardia.

Il cuore del progetto sono i cinque itinerari esperienziali tracciati nei territori vitati dell’Etna, arricchiti da mappature GIS e dalla consulenza dell’enologo americano Benjamin Spencer.

I percorsi permettono ai visitatori di immergersi nella storia dei luoghi, osservando da vicino non solo i muretti ma anche le affascinanti “piramidi” di pietra lavica, costruzioni arcaiche attribuite ai Siculi, erette con la stessa tecnica della pietra posata a secco. Queste esperienze si declinano in forme formative, sensoriali, ludiche e immersive, capaci di coinvolgere un pubblico ampio, dagli appassionati di vino agli amanti del trekking culturale.

Innovativa è anche l’idea di “adottare virtualmente” un tratto di muretto a secco, attraverso l’utilizzo di NFT e smart contract. I partecipanti ricevono infatti un certificato digitale personalizzato, geolocalizzato, che attesta il proprio contributo simbolico alla tutela del paesaggio. Un modo per rendere la salvaguardia del territorio accessibile, inclusiva e tracciabile anche in chiave digitale.