
“Cinquanta per cento in meno rispetto allo scorso anno.” È un dato allarmante quello lanciato da Peppe Occhipinti, presidente territoriale di Confimprese, che fotografa la crisi del comparto turistico a Ragusa nel mese di giugno. Sebbene manchino ancora i dati ufficiali dell’ufficio turistico, il bilancio provvisorio sulle presenze nelle strutture commerciali della città parla chiaro: il turismo è in caduta libera.
“Il calo delle presenze è sotto gli occhi di tutti – afferma Occhipinti – e le prime a risentirne sono le attività commerciali. Troppe cose non funzionano e si deve intervenire subito. Il commercio sta morendo”.
Secondo Confimprese, il problema di fondo è la mancanza di una sinergia tra politiche turistiche e culturali, un binomio che sarebbe fondamentale per rilanciare l’attrattività della città.
Per Confimprese la strada è doppia: interventi urgenti e una strategia a lungo termine. Tra le proposte c’è la riqualificazione del centro storico, a partire dal ripristino di funzioni essenziali, come il ritorno degli uffici pubblici e il recupero del Palazzo INA in piazza San Giovanni. Qui, l’idea è quella di creare un centro commerciale dedicato a moda e artigianato di nicchia, una vera “boutique” capace di attrarre visitatori e rilanciare l’identità locale.
Confimprese si dice pronta alla mobilitazione:
“I commercianti, insieme a me, sono pronti a consegnare le chiavi dei propri negozi in segno di protesta direttamente nell’ufficio del Sindaco”, minaccia Occhipinti.