
Esplode la protesta politica e sociale a Vittoria, dove l’emergenza idrica ha lasciato senza acqua centinaia di famiglie, anche per giorni consecutivi. Al termine della seduta consiliare di ieri, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – Alfredo Vinciguerra, Monia Cannata, Nello Dieli, Marilena Pugliarello, Pippo Scuderi e Valeria Zorzi – hanno occupato simbolicamente l’aula del Consiglio comunale, denunciando una situazione definita “indegna e inaccettabile”.
“Nel 2025 è impensabile vivere senz’acqua: la città è allo stremo”, hanno dichiarato, accusando l’amministrazione di non aver predisposto neanche le misure di emergenza, come autobotti gratuite. “I cittadini sono costretti a pagare centinaia di euro ai privati. L’acqua è diventata un lusso”.
I consiglieri hanno attaccato direttamente il sindaco Aiello, ironizzando sulle promesse elettorali del sindaco e ribattezzandolo provocatoriamente “Ciccio A…secco”: “Prometteva acqua liscia, gassata o ‘Ciccio Aiello’, ma i rubinetti oggi sono a secco, anche in case con bambini, anziani e disabili. Non ci sono rimborsi, né interventi strutturali”.
FdI ha anche puntato il dito contro presunti sprechi dell’amministrazione, come “bagni pubblici da 30 mila euro” e “consulenze affidate a figli di assessori”.
Aiello risponde: “È colpa della gestione regionale dell’acqua, affidata ai privati”
La replica del sindaco Aiello non si è fatta attendere: accusa la Regione Siciliana, guidata dal centrodestra, di aver privatizzato la gestione dell’acqua, affidandola a Siciliacque Spa, la società che – secondo il primo cittadino – si rifiuterebbe di vettoriare l’acqua dal nuovo pozzo di contrada Castellazzo, nonostante tutte le autorizzazioni ottenute e la condotta realizzata.
“Il pozzo è pronto da un mese e potrebbe dare sollievo immediato – spiega Aiello – ma Siciliacque pretende di rivalutare i costi per tutto il sistema idrico. È una scelta vergognosa. La destra asseta la Sicilia, mentre qui da tre anni combattiamo contro un’eredità pesante”.
Il sindaco, che aveva inizialmente annunciato un sit-in di protesta, ha poi sospeso l’iniziativa in attesa di risposte ufficiali dal Presidente della Regione, dal Prefetto e dagli enti preposti.
La voce dei cittadini: “Siamo senz’acqua, abbiamo neonati in casa”
Intanto cresce la rabbia tra i cittadini. Sui social, in centinaia segnalano rubinetti a secco. Tra loro c’è il signor Ivano, che scrive direttamente al Sindaco: “In via Mentana siamo senz’acqua. Ho una cisterna da 5 mila litri, ma ormai è vuota anche quella. In casa ci sono bambini molto piccoli. Come dobbiamo fare?”