Pesce d’Amare percorso di consapevolezza del comune di Ragusa

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ph Paola Licciardello

Cura dei luoghi del territorio ibleo, soprattutto quelli marini. Preservare le specie ittiche neglette del Mediterraneo e incentivarne l’utilizzo in cucina. Fornire le corrette linee guida per un impiego consapevole e dal valore etico, dando il giusto merito alle marinerie locali. Ecco alcune delle linee guida seguite nello sviluppo del progetto ‘Pesce d’Amare’ che è un percorso di consapevolezza ideato dal Comune di Ragusa, con il finanziamento dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, e cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PN FEAMPA 2021–2027, che punta alla valorizzazione, salvaguardia e promozione delle specie ittiche neglette del Mediterraneo.

Il Comune di Ragusa, nelle persone del sindaco Giuseppe Cassì e dell’assessore allo Sviluppo economico Giorgio Massari, ha inteso puntare su un piano di comunicazione efficiente e incisivo, con il coinvolgimento di chef della Sicilia sud orientale che hanno a cuore i pesci poveri e nelle loro cucine hanno promosso un’azione solida di sostenibilità, di conversione, di ideazione e di utilizzo di questi tesori del mare, non sempre conosciuti o spesse volte non considerati ‘all’altezza’.

Il momento conclusivo del progetto ‘Pesce d’Amare’ si vivrà il 24 ottobre a Ragusa Ibla con una intensa e produttiva Giornata di Studi, nel corso della quale sviscerare l’argomento, acquisire autorevoli punti di vista tra docenti universitari, studiosi, chef, produttori e esperti della comunicazione che faranno il focus su questo tema, cercando di fornire indirizzi precisi al consumatore per un sano e produttivo utilizzo di queste specie del Mediterraneo.

Abbiamo inteso lanciare un messaggio preciso – ha esordito il sindaco di Ragusa Peppe Cassì – Nei nostri territori sono attive importanti marinerie che operano con il chiaro intento anche di salvaguardare le tradizioni della pesca sostenibile, garantendo una buona valorizzazione del pesce del Mediterraneo, comprese le specie neglette, che hanno qualità enormi sia dal punto di vista salutistico che nel miglioramento della proposta enogastronomica all’interno dei ristoranti siciliani. Gustare e avere sulle nostre tavole pesce nostrano è un impegno morale, è un valore aggiunto e soprattutto ha un impatto economico notevole sia per i pescatori ma anche per l’economia di una famiglia che può garantirsi un buon prodotto con un rapporto qualità/prezzo conveniente. Noi come amministrazione crediamo profondamente in questo processo e intendiamo sostenerlo e valorizzarlo per divulgare conoscenza, competenza e sostenibilità”.

Pesce d’Amare – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico del comune di Ragusa, Giorgio Massari – ha una triplice valenza. Innanzitutto ha insito un significato culturale per raccontare il nostro territorio attraverso il cibo in tutte le sue forme, dando il giusto valore all’identità, alla storia e al nostro futuro. Il secondo elemento è etico perché puntiamo alla salvaguardia delle diversità ittiche, con grande attenzione alle specie povere che rappresentano un segmento particolarmente debole della filiera ittica da preservare. Infine facciamo una valutazione sull’aspetto economico: utilizzare pesce povero nelle cucine di casa e all’interno di quelle dei ristoranti deve essere un imperativo categorico per impiegare prodotti buoni, salutistici, importanti per le qualità organolettiche che custodiscono e per creare un circolo virtuoso che risponda ai criteri etici, culturali ed economici”.