Portogallo approva il congedo mestruale retribuito per legge

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Il Portogallo compie un passo storico per la salute femminile: il congedo mestruale retribuito è ora realtà. La nuova legge riconosce patologie come endometriosi e adenomiosi, garantendo tre giorni al mese di assenza pagata per lavoratrici e studentesse, senza ripercussioni economiche o accademiche. Basta una diagnosi clinica, senza bisogno di certificazioni mensili.

Ma non si tratta solo di assenze: la legge proclama la salute mestruale come tema di interesse pubblico, includendo diagnosi, terapie, rimborso farmaci e persino crioconservazione degli ovociti per chi ne ha necessità. Un modello integrato e concreto che affronta il tema senza tabù.

La Spagna aveva aperto la strada nel 2023, ma con limiti d’accesso e timori di discriminazione. Anche in Italia, dove ancora manca una legge nazionale, il tema è al centro del dibattito. Iniziative locali, come il liceo di Potenza che introdurrà giorni giustificati per dolori mestruali, indicano che il cambiamento è possibile, ma serve una visione più ampia.

Il messaggio è chiaro: il dolore mestruale non è un capriccio, e la sua tutela è una questione di giustizia sociale.