
La Giunta comunale di Vittoria ha approvato lo schema di Protocollo d’Intesa con l’associazione di Protezione Civile “G. Caruano” ODV 107 per un servizio serale di controllo del territorio finalizzato al contrasto delle cosiddette fumarole, ossia la combustione illecita di rifiuti e residui agricoli.
L’iniziativa, della durata di 12 mesi rinnovabili, prevede un contributo complessivo di 10.400 euro e l’impiego di droni per individuare tempestivamente i focolai, fornendo così supporto alle autorità nelle attività di spegnimento e repressione.
Il protocollo stabilisce un coordinamento operativo con il Comando di Polizia Municipale e la trasmissione di report fotografici e video da parte della Protezione Civile al Comune.
«Questo protocollo è una risposta concreta a un problema che da anni grava sul nostro territorio – ha dichiarato il sindaco Francesco Aiello – ma che non può essere affrontato solo dal Comune. Mettiamo in campo mezzi, risorse e volontari, ma è inaccettabile che dalla Provincia continuino a mancare azioni coordinate. Ora tocca anche agli altri assumersi le proprie responsabilità».
Non si è fatta attendere la reazione del comitato ambientalista Terre Pulite, che pur riconoscendo l’importanza di un’azione concreta contro le fumarole, ha sollevato dubbi sull’efficacia e la trasparenza del protocollo.
«Un’idea in ritardo anni luce rispetto alla realtà dei fatti» scrive il comitato, che chiede chiarimenti su vari punti operativi: i cittadini potranno segnalare direttamente le fumarole alla squadra in servizio? È previsto un numero dedicato o un canale rapido di comunicazione con le associazioni ambientaliste?
Gli attivisti sottolineano anche la necessità di rendere pubblici i report delle attività di vigilanza, evidenziando che al momento tali documenti vengono inviati solo al Comune.
Inoltre chiedono informazioni sulle dotazioni tecniche del drone, in particolare se sia provvisto di visore notturno, considerato indispensabile per individuare i roghi nelle ore in cui si verificano più frequentemente.
Il comitato critica anche la scelta di affidare il servizio a un’associazione esterna, ricordando che esistono già unità di protezione civile e guardie eco–zoofile autorizzate da decreto prefettizio, che però sarebbero inattive per mancanza di fondi.
«Le fumarole sono un fenomeno criminale devastante, che mette a rischio salute pubblica, ambiente ed economia – conclude Terre Pulite – Per combatterle serve il coinvolgimento reale di chi il territorio lo vive ogni giorno».