Acqua inquinata in un’area di Scoglitti, il racconto di un’albergatrice

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Ferragosto amaro a Scoglitti, dove l’emergenza legata all’inquinamento della condotta idrica ha messo in difficoltà non solo i cittadini ma anche albergatori, ristoratori, bar e panifici nei giorni clou della stagione turistica.

Daria Miccichè , titolare di un hotel che ricade nella zona coinvolta, racconta i momenti di maggiore criticità:
“Già dai primi di agosto – spiega – abbiamo iniziato a registrare diversi casi di gastroenterite tra i nostri clienti, ma non riuscivamo a capire la causa. Quando è arrivata l’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua potabile abbiamo compreso cosa stava accadendo e siamo corsi ai ripari”.

L’albergatrice spiega di aver immediatamente svuotato e sanificato le vasche dell’hotel, sostituendo l’acqua con quella fornita da autobotti di una ditta autorizzata:
“Abbiamo chiuso le saracinesche comunali e utilizziamo solo acqua certificata. La situazione oggi è assolutamente sicura. Questa mattina, all’alba, è stato effettuato anche un ulteriore intervento di bonifica sulle nostre vasche”.

Miccichè sottolinea come l’emergenza abbia colpito gran parte della popolazione e dei turisti:
I due terzi dei nostri ospiti hanno accusato sintomi di gastroenterite, in alcuni casi anche gravi. Per giorni, inconsapevolmente, abbiamo usato l’acqua fornita dal Comune, senza sapere che erano in corso delle analisi. Non appena abbiamo appreso dell’inquinamento, in due ore abbiamo messo in sicurezza la struttura. Oggi i nostri ospiti possono stare tranquilli”.

La fase critica, per il momento, sembra superata. Ma la titolare dell’hotel è chiara:
“Continuerò a tenere chiuse le saracinesche fino a quando non avremo la certezza assoluta che l’acqua del Comune torni potabile. La salute e la sicurezza dei nostri ospiti è sempre stata la nostra priorità”.