
La comunità di Scicli è ancora sotto shock per il grave fatto di sangue avvenuto ieri mattina in contrada Punto Corvo, tra Cava D’Aliga e Sampieri, dove il 34enne tunisino Fadhel Fergani è stato ucciso con una coltellata alla gola.
A poche ore dalla tragedia, il sindaco Mario Marino ha espresso parole di forte condanna: “La notizia dell’omicidio ci lascia sgomenti e profondamente addolorati. Un litigio non può e non deve mai sfociare in una tragedia così grande. Condanno con fermezza questo grave delitto e confido nell’operato delle forze dell’ordine affinché si faccia luce su quanto accaduto. In questo momento di dolore, la nostra comunità si stringe attorno ai familiari della vittima, cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Scicli non può e non deve abituarsi alla violenza”.
Intanto, le indagini hanno già portato a un primo risultato: come vi abbiamo raccontato ieri (qui il nostro articolo Omicidio a Scicli, fermato il presunto assassino) sarebbe stato già fermato il presunto autore dell’omicidio, un connazionale più giovane della vittima, che avrebbe tentato la fuga subito dopo l’aggressione.
La morte di Fadhel Fergani, in Italia da circa cinque anni, ha lasciato nello sconforto la comunità tunisina e i tanti amici che lo descrivevano come una persona laboriosa, rispettosa e ben integrata.