Ponte sullo Stretto, lavori pronti a partire tra critiche e vantaggi

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Il Ponte sullo Stretto di Messina, progetto discusso e studiato da oltre 50 anni, sembra avviarsi verso la realizzazione. Secondo quanto riportato dal quotidiano Libero, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha spiegato che si stanno completando gli ultimi passaggi tecnici con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e che gli uffici hanno continuato a lavorare senza sosta durante questo mese di agosto.

Salvini ha precisato che a inizio settembre il dossier sarà trasmesso alla Corte dei Conti con le firme del Presidente del Consiglio e del sottosegretario Morelli, ultimo passo formale prima dell’avvio dei lavori, che potranno partire, ha spiegato, a brevissimo.

Il ministro ha sottolineato le opportunità occupazionali che l’opera porterà in tutto il Paese e il potenziale ritorno di professionisti qualificati in Italia. Ha ricordato inoltre come opere complesse, inizialmente criticate come il Mose di Venezia, siano oggi considerate essenziali, suggerendo che anche il Ponte sullo Stretto potrà avere un impatto duraturo e positivo.

Salvini ha infine evidenziato i benefici per il turismo, grazie alla futura metropolitana Reggio-Messina, e l’idea di istituire un distretto culturale dello Stretto. Ha spiegato che alla realizzazione saranno coinvolte realtà di tutto il territorio nazionale, con un ruolo importante per la Lombardia, definendo l’opera “una vittoria per tutti, da Palermo a Milano”.

Tuttavia, il progetto continua a suscitare perplessità. Diverse associazioni ambientaliste hanno sollevato dubbi sui possibili impatti ambientali, in particolare sulla tutela del territorio e delle aree marine dello Stretto. Alcuni comitati locali hanno criticato i costi elevati dell’opera e la sostenibilità economica a lungo termine, sottolineando che risorse analoghe potrebbero essere destinate al miglioramento delle infrastrutture esistenti o alla mobilità regionale. Anche alcuni esperti di trasporti hanno messo in guardia sul rischio che l’opera possa generare più problemi gestionali che benefici reali per cittadini e imprese.

Il dibattito resta quindi aperto: mentre il governo spinge per l’avvio dei cantieri, associazioni e comitati invitano a valutare con attenzione impatti, costi e alternative possibili.