
E’ Marius Ionut Mihalache, 40 anni, la terza vittima dell’incidente avvenuto ieri sulla Statale 124, la Maremonti. L’uomo, di origine romena era da tempo residente a Comiso.
Mihalache lascia una moglie incinta di otto mesi e una figlia adolescente. La coppia deceduta nell’incidente, Nunzio Parisi, 33 anni, e Giuliana Briguglio, 39 anni, era invece residente a Grammichele e aveva un bambino di dieci anni.
Secondo le ricostruzioni, Parisi e Briguglio partecipavano a una gita in moto insieme a un gruppo di centauri, mentre Mihalache viaggiava in senso opposto in sella alla propria Kawasaki. L’impatto frontale è stato violento e immediatamente fatale per tutti e tre. Nonostante l’intervento dei soccorsi e l’arrivo dell’eliambulanza, non è stato possibile salvare nessuno.
Mihalache lavorava in un’azienda di Comiso che si occupava della lavorazione di ferro e alluminio e, secondo colleghi e conoscenti, era una persona ambiziosa, positiva e sempre disponibile. Da poco si era messo in proprio. La sua morte aggiunge ulteriore dolore a una comunità già scossa da un’estate drammatica sulle strade.
A ricordare Mihalache sono anche i colleghi dell’azienda dove aveva lavorato per quindici anni, prima come dipendente e poi come collaboratore. Parole intrise di dolore quelle di Giovanni Villadoro:
«Sei stato parte della nostra famiglia per 15 anni come dipendente e gli ultimi come collaboratore. Ricordo i primi giorni in azienda come se fosse ieri e la tua felicità quando davanti alla macchinetta del caffè ci hai detto che diventavi di nuovo papà. Quante avventure insieme. Ti sei formato professionalmente e grazie alla tua ambizione e tenacia eri riuscito a crearti qualcosa di tuo. Noi eravamo orgogliosi di questo. Sempre positivo, disponibile e sorridente. Non ci sono parole per descrivere questo dolore. Siamo vicini a tua moglie, a tua figlia e a tutta la tua famiglia. Hai raggiunto in cielo il tuo “principale” come lo chiamavi tu. R.i.p. fratello».