
All’alba di domenica scorsa la circonvallazione di Acate si è trasformata in un circuito illegale. Poco dopo le cinque e mezza, una lunga fila di scooter e moto ha aperto la strada a cavalli imbrigliati in calessi improvvisati, lanciati a tutta velocità tra urla di incitamento e cellulari alzati a riprendere. Ai margini della carreggiata decine di spettatori – molti dei quali giovanissimi – hanno assistito alla scena, applaudendo e condividendo in diretta le immagini sui social.
Ed è proprio questo il dettaglio che desta maggiore indignazione e preoccupazione: ragazzi poco più che adolescenti che non solo assistono a un reato, ma lo trasformano in contenuto “da like”, esibendolo pubblicamente senza il minimo timore di conseguenze.
Dietro l’apparente “spettacolo” si nasconde un mondo fatto di stalle abusive, animali malnutriti e spesso dopati per migliorarne le prestazioni, insieme a un circuito di scommesse illegali che muove denaro e interessi criminali.
Quello di domenica sembra non essere un episodio raro tanto che l’OIPA – Organizzazione Internazionale Protezione Animali – ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Prefetto di Ragusa, chiedendo un’azione immediata. L’associazione parla di “forte preoccupazione” e di un fenomeno che, oltre a costituire un reato, rischia di radicarsi tra i giovani come modello culturale alternativo, alimentando illegalità e degrado.
Il documento dell’OIPA, firmato dal delegato provinciale Riccardo Zingaro, ripercorre gli episodi più drammatici degli ultimi anni: dalla morte di un ragazzo travolto mentre era su un calesse, al caso del pony trascinato e ucciso in corsa, fino ai legami con la criminalità organizzata che portarono alla sospensione del Palio cittadino.
L’associazione chiede un monitoraggio costante del territorio, la creazione di tavoli interforze e soprattutto risposte concrete. “Temiamo che Acate – scrive l’OIPA – possa tornare a essere l’epicentro di attività criminali legate alle corse clandestine, con gravi ricadute sull’ordine pubblico, sulla legalità e sul benessere degli animali”.
Qui uno dei video che circola sul web: