Punta Secca, recuperata “rete fantasma”

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Al largo di Punta Secca alla profondità di 17 mt., con mare calmo ed ottima visibilità, a seguito di una segnalazione di pescatori, i soci del Centro Subacqueo Ibleo Blu Diving hanno recuperato una “rete fantasma”: una rete da pesca persa ed aggrovigliata su se stessa. I subacquei hanno tagliato alla base le varie cime che fuoriuscivano dalla sabbia,  ma certamente altra rete è rimasta sommersa dalla stessa.

Le reti fantasma soffocano e desertificano fondali e interi ecosistemi marini e sono una fonte invisibile di inquinamento, poiché con il tempo si sminuzzano e rilasciano microplastiche in mare. Se in passato le reti erano realizzate in fibre naturali, come il cotone e la canapa, oggi invece il materiale più utilizzato è una fibra sintetica derivante dalla plastica.