Ragusa, tavolo tecnico su rischio sismico e intrusione salina

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Ragusa rafforza il proprio impegno nella prevenzione e nella gestione dei rischi naturali. Dopo il seminario di studi svoltosi lo scorso giugno, è tornato a riunirsi il tavolo tecnico-scientifico previsto dalla convenzione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e il Libero Consorzio Comunale di Ragusa.

L’incontro ha messo sul tavolo due questioni cruciali per l’area iblea: da un lato il rischio sismico, che resta una delle principali vulnerabilità del territorio, dall’altro il fenomeno dell’intrusione salina negli acquiferi costieri, con conseguenze potenzialmente pesanti per le riserve idriche e l’agricoltura locale.

Secondo i promotori, il progetto non si limita a un momento di analisi, ma punta a diventare una piattaforma stabile di collaborazione tra scienza e amministrazione. «Questa iniziativa è un esempio concreto di sinergia virtuosa – ha sottolineato la presidente Maria Rita Schembari –. L’obiettivo è duplice: approfondire la conoscenza dei fenomeni naturali e mettere a disposizione delle comunità strumenti utili per la prevenzione e la gestione del rischio. Con il dirigente Raffaele Falconieri stiamo lavorando per dare al tavolo una struttura permanente, così da renderlo operativo e costante nel tempo».

L’idea di fondo è quella di trasformare la ricerca scientifica in un supporto diretto alla governance locale, evitando che resti confinata nei laboratori. Un passo che potrebbe rivelarsi decisivo per un territorio come quello ragusano, dove la fragilità idrogeologica e sismica richiede strumenti di analisi e strategie di intervento sempre più aggiornati.