
Voleva fare il “super fidanzato” e assistere la compagna ricoverata, ma per riuscirci ha pensato bene di presentarsi al Pronto Soccorso dell’ospedale San Marco con una maglietta della Polizia di Stato e di spacciarsi per agente. Una trovata che, però, non è passata inosservata al personale sanitario.
I medici e gli infermieri, insospettiti da quell’uomo che si muoveva con troppa disinvoltura nelle zone riservate, hanno chiamato la Polizia vera. La Squadra Volante è arrivata in pochi minuti e ha scoperto che il presunto agente non lo era affatto. Addosso aveva tre tesserini taroccati, un lampeggiante blu da appoggiare sul cruscotto e persino un tirapugni, che certo non è previsto nell’equipaggiamento ufficiale.
La scena non si è fermata lì: i controlli sono proseguiti nell’abitazione dell’uomo, dove sono saltati fuori altri oggetti da “finto poliziotto”, tra cui distintivi contraffatti e una pistola a salve. Una piccola collezione da cabaret, che però gli è costata cara.
Il protagonista della vicenda è stato denunciato per possesso di segni distintivi contraffatti e per porto ingiustificato di oggetti atti a offendere. L’accesso “in stile agente segreto” all’ospedale, insomma, si è trasformato in un film comico finito male.