Chiaramonte Gulfi, catena di aiuti per salvare il piccolo Zayel

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Una piccola comunità può muovere grandi cose. Ne è la prova l’incredibile gara di solidarietà che vede parte attiva la comunità di Chiaramonte Gulfi e che ha permesso al piccolo Zayel, bimbo malgascio di appena sei anni, di affrontare un viaggio della speranza verso l’Italia per ricevere le cure salvavita che nel suo Paese non sono disponibili.

Zayel è nato con una rara e complessa malformazione congenita, l’estrofia vescicale, una patologia che in Madagascar non può essere trattata. Grazie a un fitto intreccio di contatti e all’energia di un gruppo di volontari chiaramontani, il bambino è atterrato all’aeroporto di Catania insieme alla mamma Noeline Clarisse, accolto da un commosso abbraccio della comunità siciliana.

Ad accoglierlo all’aeroporto di Catania, c’erano l’eurodeputato di Forza Italia Marco Falcone, gli attivisti del gruppo Inclusione e Terzo settore FI, Dario Vellini e Lucia Bertucci, il Gruppo Alfa di Protezione civile chiaramontano guidato da Giuseppe Bellio. Proprio da loro è partito il passaparola che ha consentito di organizzare i due voli intercontinentali che hanno portato Zayel in Sicilia e che, nei prossimi giorni, lo condurrà a Roma, all’Ospedale San Camillo Forlanini. Qui, l’equipe del chirurgo Vito Briganti, in sinergia con l’ospedale Rizzoli e Sant’Orsola di Bologna, lo sottoporrà ai complessi e necessari interventi chirurgici che potranno dargli finalmente una vita normale. Il Ministero della Salute sosterrà i costi delle cure, mentre la Farnesina, grazie all’impegno diretto del ministro Antonio Tajani e del Consolato italiano di Antananarivo guidato da Michele Franchi, ha reso possibile il viaggio in Italia di Zayel e della sua mamma.

Dario Vellini e Lucia Bertucci, attivisti del gruppo “Inclusione e Terzo Settore” di Forza Italia, hanno affiancato Bellio nella complessa organizzazione logistica: dai voli intercontinentali ai permessi sanitari, fino all’accoglienza in Sicilia.

«È stata una corsa contro il tempo – racconta Bellio – ma quando abbiamo saputo della situazione di Zayel non abbiamo avuto dubbi. Tutta la nostra comunità si è mossa come una sola famiglia».

Zayel e la sua mamma saranno ospitati proprio a Chiaramonte prima del trasferimento a Roma.