Rapimento shock a Vittoria, indagini senza sosta

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Dalle 21:30 di ieri sera non si fermano le indagini sul rapimento di un ragazzo avvenuto a Vittoria. Da ore le forze dell’ordine stanno lavorando per raccogliere testimonianze e immagini utili a individuare i responsabili di un’azione che ha gettato la città nello sgomento.

Il sequestro

Il rapimento è avvenuto in una zona abitualmente frequentata da giovani, alla fine di via Marangio, area che secondo alcuni è nota anche come punto di spaccio. I presenti hanno riferito di due veicoli – una Fiat Panda bianca e una Fiat Panda nera – che si sono avvicinati al gruppo di ragazzi. Dalla Panda nera sono scesi due uomini armati e con il volto coperto. Rivolgendosi alla vittima per cognome, segno che sapevano chi cercavano, gli hanno sottratto il cellulare, poi lasciato a terra, e lo hanno costretto a salire sull’auto. Prima di fuggire, avrebbero detto agli altri: «Non vi preoccupate, vogliamo solo lui».

Le prime verifiche

Il giovane rapito è figlio di un noto commerciante della città, un particolare che apre diverse ipotesi investigative. La polizia sta acquisendo e analizzando le riprese delle telecamere presenti nella zona per ottenere elementi sui mezzi utilizzati e sui due aggressori. Non si escludere alcuna ipotesi: dal regolamento di conti al tentativo di estorsione.

Reazioni istituzionali

Il sindaco Francesco Aiello ha espresso «profondo sconcerto» e ha chiesto un immediato intervento del Prefetto e del Ministero dell’Interno, dichiarando:

«È tempo di agire, lo Stato deve farsi vedere e sentire».

Ricerche in corso

Sono stati gli amici del giovane a dare per primi l’allarme, permettendo l’avvio immediato delle ricerche. L’intera area è stata transennata e le indagini proseguono senza sosta nella speranza di raccogliere indizi decisivi, anche da eventuali telecamere di sorveglianza privata presenti nella zona, e di riportare il ragazzo a casa il prima possibile.