Rivolta, nella notte, al carcere di Ragusa

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Nuova rivolta all’interno della casa circondariale di Ragusa. Struttura sovraffollata, personale di Polizia Penitenziaria al di sotto della pianta organica prevista e un’altra notte di tensione. Dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale in servizio.

I nuovi disordini poco dopo l’una della scorsa notte. Un detenuto ha chiesto e ottenuto di essere visitato dal medico di guardia. Non contento della diagnosi ricevuta ha chiesto di essere trasferito in ospedale. Dopo il diniego del medico ha iniziato a protestare facendo intervenire gli altri detenuti del piano.

Almeno una quarantina tra di loro hanno iniziato a lanciare oggetti, indumenti incendiati e bombolette di gas.

Ci sono volute alcune ore per riportare la calma all’interno della struttura e far rientrare i detenuti nelle loro celle.

Per sedare la protesta è stato necessario richiamare il personale libero dal servizio in quel momento.

Il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la struttura di Ragusa, così come denunciato dalla segreteria della FNS Ragusa Siracusa, è allo stremo. Dopo l’intervento di tutta la notte parecchi hanno ripreso servizio nel primo turno mattutino, circa 30 unità hanno risposto alla chiamata di emergenza da parte di chi era in servizio quella notte.

A Ragusa sono presenti reclusi allontanati da altre strutture perché ritenuti facinorosi (circa 50), che giornalmente – come altre volte denunciato – con minacce e atti creano scompiglio tra i compagni e gli operatori di servizio.

La forza amministrata di Polizia penitenziaria è di 68 unità a fronte dei 95 previsti, a seguito delle ultime assegnazioni di personale.