Aeroporto, Mauro: “Pronto a battaglia insieme al sindaco Cassì”

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Una battaglia di partito, in favore dell’aeroporto di Comiso, che cerchi di comprendere, prima di tutto, che fine hanno fatto i tre milioni di euro, stanziati per il 2025, da parte della Regione Siciliana in favore del Pio La Torre. L’ha rivendicata in Consiglio comunale, il Consigliere di Forza Italia, Gaetano Mauro, rivolgendosi al sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, a seguito dell’incontro di qualche giorno fa da parte dei membri del gruppo Fly Comiso con i vertici della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, socio di maggioranza della Sac, al fine di conoscere la futura programmazione del nostro aeroporto.

“E’ già singolare – rileva Mauro – il fatto che debbano essere dei privati cittadini e non le istituzioni a prendersi questa briga ma la notizia più negativa è certamente quella che da questo incontro si evince come, da qui sino al marzo dell’anno prossimo, non vi sarà alcun collegamento internazionale. Una assenza di rotte internazionali che – è troppo facile capirlo – andrà a danneggiare e mortificare ulteriormente un territorio già sofferente e che insegue da anni il sogno della destagionalizzazione turistica. Le domande che però sorgono sono altre. Prima di tutto – prosegue Mauro – noi sappiamo che la Regione ha stanziato 3 mln l’anno in favore del Pio La Torre da utilizzarsi per favorire la nascita di nuove rotte. Questi soldi sono a disposizione dallo scorso gennaio, che cosa ne abbiamo fatto? Sono stati spesi? Se sì, per cosa? Diversamente si cumulano agli altri, oppure sono persi? Altro aspetto che non comprendo è quello delle gare che vengono poste in essere per portare compagnie e rotte sul nostro aeroporto. Mentre a Trapani o a Reggio Calabria fanno prima una trattativa con Ryanair e poi eseguono una manifestazione di interesse mirata, noi facciamo dei bandi aperti, cioè non mirati, che non portano alcun esito tangibile. A questo punto, auspico che si facciano sedere attorno allo stesso tavolo le istituzioni e la Sac per far comprendere a quest’ultima che dobbiamo giocare ad armi pari con gli altri aeroporti italiani. È davvero inaccettabile – conclude Gaetano Mauro – che mentre gli altri utilizzano procedure più snelle e concrete, noi siamo costretti a subire scelte tecnicamente sconvenienti. Chiediamo semplicemente parità di condizioni. Ed una risposta negativa ci farebbe davvero pensare che esiste un disegno ben preciso per non voler valorizzare la nostra terra”.