Accoltellamento a Gela: un arresto. Vittima ha rischiato di morire

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La Polizia di Stato e la procura hanno fatto luce su quanto accaduto lo scorso 21 settembre a Gela quando una brutale aggressione ha rischiato di trasformarsi in tragedia.

In quell’occasione, un uomo di 34 anni è stato accoltellato alla parte sinistra del torace da un gruppo di quattro persone all’interno di un esercizio commerciale a Macchitella. Solo per pochi centimetri il colpo non si è rivelato fatale. 

Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela, hanno permesso di individuare i quattro aggressori grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza. In particolare, la responsabilità di aver inflitto la coltellata è stata attribuita ad un ventiquattrenne. L’uomo è stato arrestato mercoledì scorso in esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere, con le accuse di lesioni personali gravissime in concorso e porto di coltello.

La vittima è stata soccorsa inizialmente all’ospedale di Gela, ma la gravità della ferita ha reso necessario il trasferimento in elicottero a Catania, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. La vittima ha riportato lesioni permanenti.

Secondo quanto ricostruito, poco prima c’era stata una discussione (all’ingresso del locale) per una presunta spinta. A quel punto sia l’aggressore che i suoi amici hanno prima puntato, poi aggredito e infine accoltellato la vittima, nonostante questa cercasse di allontarsi e voltasse le spalle alla persona armata di coltello.

Tre giorni dopo l’aggressione, la sorella di uno degli arrestati ha denunciato la vittima per violenza sessuale, tentando di giustificare l’episodio. La denuncia, tuttavia, non ha trovato riscontri nelle indagini.

I dettagli sono stati forniti oggi in conferenza stampa.

Il ventiquattrenne è ora detenuto nel carcere di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La responsabilità dei quattro aggressori sarà accertata solo al termine del processo, nel rispetto del principio di non colpevolezza.

Qui il video dell’aggressione:

La vicenda di Gela riporta alla mente episodi di violenza simili, come il recente omicidio di Paolo Taormina, a Palermo, sottolineando quanto sottilissimo sia il confine tra un’aggressione e la tragedia. In questo caso, la vittima è scampata alla morte per un soffio, ma le ferite riportate resteranno per sempre un drammatico monito sulla brutalità dell’episodio.