
Un’operazione della Guardia di Finanza di Palermo ha portato al sequestro di oltre 10.000 peluche “Labubu” contraffatti, imitazioni perfette dei celebri personaggi diventati negli ultimi mesi un vero fenomeno di tendenza sui social.
L’intervento, condotto dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, rientra in una più ampia attività di contrasto alla contraffazione e alla tutela del mercato e dei consumatori.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, i peluche erano distribuiti in sette esercizi commerciali del capoluogo, fra cui un grande negozio di giocattoli all’interno di un noto centro commerciale, dove sono stati trovati 3.000 esemplari falsi tra esposizione e magazzino. In alcuni casi, i prodotti erano addirittura confezionati in “blind box”, le famose scatole a sorpresa che hanno contribuito alla popolarità mondiale dei Labubu.
I falsi, venduti a prezzi solo di poco inferiori rispetto agli originali (che possono arrivare a valere anche migliaia di euro nelle versioni da collezione), erano corredati da loghi, etichette e confezioni perfettamente imitati, tanto da rendere difficile per i clienti distinguere i prodotti genuini da quelli falsi.

Le indagini hanno accertato che la merce proveniva da canali non ufficiali, spesso acquistata online o tramite fornitori privi di documentazione fiscale.
I sette titolari dei negozi coinvolti sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria con l’accusa di vendita di prodotti con marchi contraffatti. Se immessi sul mercato, i peluche avrebbero potuto fruttare oltre mezzo milione di euro.
La Guardia di Finanza sottolinea come queste operazioni mirino a proteggere i consumatori e le imprese oneste, contrastando un fenomeno in crescita che danneggia il mercato legale e la sicurezza dei cittadini.
Le ipotesi investigative restano al momento al vaglio dell’Autorità giudiziaria, nel pieno rispetto del principio di presunzione d’innocenza per gli indagati.
