
La crisi del settore del riciclo della plastica in Italia si traduce oggi nei primi effetti tangibili anche a livello locale. A due giorni dall’annuncio di Assorimap, l’associazione nazionale dei riciclatori e rigeneratori di materie plastiche, di fermare gli impianti privati a causa dell’assenza di misure di sostegno da parte del Governo, le conseguenze iniziano infatti a farsi sentire anche in provincia di Ragusa.
A Vittoria, l’amministrazione comunale ha comunicato che questa sera i cittadini non dovranno esporre la plastica per la raccolta differenziata. Al suo posto, potrà essere conferita la carta, che verrà ritirata a partire dalla mezzanotte. Una decisione straordinaria, dettata dalle difficoltà nel conferimento dei materiali plastici a seguito del blocco degli impianti di trattamento.
L’allarme era stato lanciato lunedì 11 novembre da Walter Regis, presidente di Assorimap, che aveva parlato di una “misura estrema ma inevitabile” dopo anni di perdite insostenibili e di mancati interventi da parte delle istituzioni. “Lo facciamo con senso di responsabilità – aveva dichiarato a Il sole 24 ore – ma non possiamo più assumere sulle nostre spalle la gestione dei rifiuti plastici di un intero Paese”.
L’associazione, che rappresenta circa il 90% della filiera del riciclo plastico, aveva chiesto al Governo interventi urgenti: dall’anticipo al 2027 dell’obbligo di contenuto minimo di plastica riciclata negli imballaggi, al riconoscimento dei crediti di carbonio, fino a maggiori controlli sulle importazioni.
Con la sospensione degli impianti privati, il sistema nazionale del riciclo rischia un effetto domino che potrebbe bloccare l’intero ciclo dei rifiuti. Quanto accade oggi a Vittoria è il primo segnale concreto di una crisi che, se non affrontata rapidamente, potrebbe allargarsi, mettendo in difficoltà la raccolta differenziata e l’intero comparto ambientale.
