“Pesce d’Amare”, ieri a Ragusa Ibla una giornata di studi

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Le direttrici incluse nel progetto Pesce d’Amare, ideato dal Comune di Ragusa e finanziato dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, con il cofinanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Nazionale FEAMPA 2021–2027, ieri hanno avuto piena realizzazione nell’ambito della Giornata di Studi dal titolo “Educazione al consumo consapevole dei prodotti ittici siciliani: tra sostenibilità, qualità e identità territoriale” che si è svolta all’Antico Convento dei Cappuccini di Ragusa Ibla.

Si è inteso promuovere la cultura del mare, valorizzare le specie ittiche cosiddette “neglette” del Mediterraneo e sostenere le marinerie e le imprese locali in un’ottica di tutela ambientale, innovazione e consapevolezza alimentare.

Per farlo, il comune di Ragusa ha sottoscritto partenariati importanti conferendo un profondo valore scientifico e formativo alla Giornata di Studi, come ha ribadito nel suo intervento di saluto il vicesindaco di Palazzo dell’Aquila, ing. Gianni Giuffrida. Ad un turnover di interventi, dinnanzi una ricca platea composta in gran misura da addetti ai lavori e studenti dell’Istituto “Galileo Ferraris” di Ragusa, hanno preso parte il dirigente scolastico del ‘Ferraris’ prof. ing. Rosario Biazzo e il prof. Giuseppe Luciano, coordinatore del corso di laurea in “Gestione dei sistemi produttivi agrari mediterranei” dell’Università di Catania che hanno introdotto, rispettivamente per le proprie competenze, gli ambiti di azione e i percorsi compiuti.

Spazio, poi, alla prima sessione su Ricerca, innovazione e sostenibilità, argomentata dai docenti dell’Università di Catania, Luisa Biondi e Francesco Tiralongo, dalla Prof.ssa Cinzia Caggia, Presidente del Consorzio per la Ricerca nel Settore della Filiera Lattiero-Casearia e dell’Agroalimentare e dal dott. Antonino Duchi in qualità di biologo ambientale. Ciascuno, con documenti alla mano e slide tecniche di riferimento, ha argomentato il tema della Giornata di Studi fornendo numeri, stime, dati e soprattutto visioni di come porre in essere un sistema virtuoso a supporto della sostenibilità e valorizzazione delle specie ittiche neglette del Mediterraneo, argomentando anche le criticità in essere.

Il testimone è poi passato al prof. Gianluca Leggio dell’Istituto Ferraris che ha evidenziato lo stretto connubio esistente tra formazione e nuove competenze, sottolineando il ruolo dell’agenzia scolastica quale luogo di propulsione per formare la nuova classe di professionisti in ciascun ambito che si va ad inserire nel variegato mondo del lavoro, con chiaro riferimento anche al segmento dell’enogastronomia.

Ultima sessione di lavoro dedicata alle esperienze e ai modelli d’impresa che diventano l’anello della catena più tangibile. Ad impreziosire questo momento, le testimonianze fornite dal manager Pierpaolo Drago della Ditta Drago Sebastiano di Siracusa, dal dottor Lorenzo Cannella dell’azienda Mangrovia a Scicli e dagli chef Accursio Craparo del ristorante Radici e Lorenzo Ruta dell’omonimo ristorante, entrambi a Modica.

Tutti i presenti, nei rispettivi interventi compiuti, hanno fatto quadrato sull’inestimabile valore fornito da ciascuno ambito che si interseca con l’altro generando un sistema virtuoso e soprattutto solido.

Come ha avuto modo di sottolineare il vicesindaco ing. Gianni Giuffrida: “Il Comune di Ragusa ha fortemente voluto una giornata di studi che fosse un luogo di confronto e di sostegno reale e concreto alla valorizzazione delle specie neglette del Mediterraneo che si incrocia con altri ambiti di azione a tutela del territorio, alla valorizzazione dello stesso, alla tutela delle specie povere del mare e soprattutto per fornire elementi di riflessione importanti anche per il consumatore finale. Il ruolo delle istituzioni, anche grazie all’intervento dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, con il cofinanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Nazionale FEAMPA 2021–2027, ha consentito con questo progetto di accendere i fari su tematiche non all’ordine del giorno, ma che sono di grande attualità, invece, nella vita di ogni giorno quando si scelgono e si acquistano materie prime e quando è necessario attuare un diktat etico di fruizione per non alterare o indebolire l’ecosistema non solo marino, ma proprio in termini di abitudini anche alimentari”.

A supporto di tutto questo, gli chef Lorenzo Ruta e Accursio Craparo hanno tenuto altrettante masterclass presentando la genesi e composizioni di piatti fine dining, con alla base il pesce azzurro, a dimostrazione del fatto che un piatto diventa protagonista quando chi lo realizza ha una visione strutturata e rispettosa della materia prima.