
Il Comune di Comiso ha emanato un’ordinanza di divieto assoluto di utilizzo dell’acqua per fini potabili, alimentari e per pratiche di igiene personale che comportino anche una minima ingestione. Il provvedimento arriva dopo la nota protocollata da Iblea Acque S.p.A., che questa mattina ha riscontrato un “marcato intorbidimento delle acque emunte” dal pozzo di Strada 167, fenomeno definito “verosimilmente attribuibile a cause naturali”.
La società, che gestisce la rete idrica, ha immediatamente fermato il prelievo e avviato le attività di campionamento. Dai primi accertamenti, le zone potenzialmente interessate sarebbero Viale Europa, Via San Biagio fino a Corso Umberto I e Corso Ho Chi Min. Alla luce della situazione, l’amministrazione comunale ha ritenuto necessario adottare una misura estremamente precauzionale, estendendo il divieto a tutto il centro abitato di Comiso e alle contrade limitrofe, nelle more degli esiti delle verifiche in corso.
L’ordinanza dispone che il divieto riguardi sia l’acqua distribuita dalla rete comunale sia quella già presente in serbatoi e cisterne domestiche, anche se sottoposta a bollitura. Il documento è stato trasmesso a Prefettura di Ragusa, Commissariato di Pubblica Sicurezza, Stazione dei Carabinieri, Polizia Locale, SIAN dell’ASP 7, ARPA Ragusa e agli uffici comunali competenti.
In una nota parallela, Iblea Acque ha chiarito che l’intorbidimento è legato a circostanze naturali e che, con il pozzo fermo, “l’acqua nella condotta si sta progressivamente ripulendo”.
