Siracusa, picchia lo zio e gli incendia casa: fermato dopo 2 giorni

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Avrebbe picchiato lo zio di 62 anni, anche con un corpo contundente, gli avrebbe rubato la tessera del bancomat e lo avrebbe costretto a seguirlo in auto per prelevare dei soldi, senza però riuscirci. Per rappresaglia, poi, avrebbe anche appiccato il fuoco all’abitazione della vittima. Sono queste le accuse contestate dalla squadra mobile della Questura di Siracusa a un uomo di 46 anni che è stato fermato per incendio doloso, lesioni, rapina e sequestro di persona.

Secondo la ricostruzione degli investigatori l’uomo avrebbe aggredito il parente colpendolo ripetutamente con oggetti contundenti, anche al capo, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Dopo avergli sottratto il bancomat, lo avrebbe obbligato a seguirlo in auto nel tentativo di prelevare denaro presso vari sportelli ATM, tentativi rimasti senza esito.

Terminata l’azione, l’indagato avrebbe accompagnato lo zio presso l’abitazione del padre per poi dirigersi, con le chiavi sottratte in precedenza, verso la casa della vittima, alla quale avrebbe appiccato l’incendio. Le fiamme avevano reso necessario l’intervento delle Volanti e dei Vigili del Fuoco, costretti a evacuare l’intero stabile, vista la pericolosità delle fiamme.

Consapevole delle ricerche in atto, il quarantaseienne si era dato alla fuga cambiando più volte rifugio. È stato infine rintracciato ieri, dopo due giorni di ricerche, in una villetta nella zona di Serramendola. Qui ha tentato un’ultima disperata fuga, cercando anche di scavalcare un balcone. Gli agenti sono riusciti a bloccarlo e a metterlo in sicurezza.

L’uomo risulta ora indagato, oltre che per incendio, anche per lesioni, rapina e sequestro di persona. La sua posizione sarà valutata dall’Autorità giudiziaria.

La Polizia continua a indagare per ricostruire i suoi eventuali legami e appoggi sul territorio.