Sfiducia Schifani: parlano Di Paola, Barbagallo e La Vardera

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E’ in programma martedì 2 dicembre all’Ars la discussione e la relativa votazione sulla mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani, presentata dai gruppi di opposizione. La discussione a Sala d’Ercole partirà alle 14. Le opposizioni avranno tre ore di tempo per argomentare le proprie ragioni. Nessun voto segreto ma appello nominale: ciascuno dei 70 deputati dovrà dichiarare se vota favorevolmente la sfiducia oppure no. Per passare, la mozione necessita di 36 voti favorevoli: 23 sono i parlamentari di opposizione e 3 quelli di Sud chiama Nord, quindi 26 in totale. Ne mancano all’appello 10.

C’è da dire che non sarà facile trovarli, anche per via del voto palese e dunque la mozione avrà ben poche possibilità di essere approvata, ma le opposizioni, com’è giusto che sia, mostrano ottimismo.

Nuccio Di Paola, leader siciliano del Movimento 5 Stelle spiega: “In questo momento abbiamo 23 firme e 26 voti perché ci sono i tre deputati che fanno riferimento a Cateno De Luca che votano a favore della mozione di sfiducia. Inoltre stiamo lavorando a delle interlocuzioni con quei deputati di maggioranza, e sono diversi, che già durante le variazioni di bilancio, ma anche in altri momenti, hanno votato contro il governo. Questi stessi deputati a maggior ragione in questa fase, colma di inchieste e scandali che stanno coinvolgendo le forze politiche che sostengono Schifani, potrebbero finalmente decidere di staccare la spina a questo a questo esecutivo”.

Non vuole parlare di interlocuzioni e di numeri il segretario regionale del Pd, Antony Barbagallo che evidenzia: “Il compito che abbiamo, piuttosto che trovare interlocuzioni che non toccano a noi, è mettere i deputati di maggioranza di fronte all’inadeguatezza del governo Schifani e fargli assumere la responsabilità politica di un voto che peserà tanto sul destino dei siciliani”.

Impegnato in diverse trattative è Ismaele La Vardera di Controcorrente: “Voteremo questa mozione convintamente anche in quanto presentatori della mozione stessa. E’ un segnale che va mandato e speriamo che altri esponenti maggioranza abbiano un sussulto di dignità. Discussioni in corso? I deputati di maggioranza si assumeranno la responsabilità di quello che voteranno. Noi ci auguriamo che qualche deputato che ha già espresso dubbi su questo governo tramuti questi dubbi in azione concreta, che significa votare la sfiducia”.