
Una scena che sembra uscita da un film d’avventura, ma che invece si è consumata nei corridoi dell’aeroporto Falcone-Borsellino. Durante i controlli sui passeggeri in arrivo da Bangkok via Roma, i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno rinvenuto un oggetto che ha lasciato tutti senza parole: una testa di coccodrillo essiccata, completa di denti, accuratamente nascosta dentro una valigia.
Il rettile appartiene alla specie crocodylia spp, classificata a rischio estinzione secondo la Convenzione di Washington (CITES). Un reperto impressionante, originario delle regioni tropicali asiatiche, avvolto in una semplice busta di plastica nel tentativo – secondo gli investigatori – di eludere i controlli in Thailandia e lungo tutto il viaggio fino al capoluogo siciliano.
Il passeggero, un palermitano di rientro dall’estero, è stato denunciato a piede libero. Le norme che tutelano le specie protette prevedono sanzioni durissime: da 20 mila a 200 mila euro di ammenda e persino l’arresto fino a un anno. La testa del coccodrillo è stata immediatamente sequestrata.
Il sequestro, definito “un risultato di grande rilevanza”, è il frutto della stretta collaborazione tra Guardia di Finanza e ADM, rafforzata dal protocollo operativo rinnovato lo scorso 28 maggio. Una sinergia che, assicurano gli investigatori, continuerà a intensificarsi per proteggere l’ambiente e fermare un mercato nero che minaccia gli equilibri dell’intero pianeta.
