
Maggioranza a rischio per l’amministrazione Comunale di Vittoria dopo l’annuncio dato dalla Dc questa mattina. Il capogruppo Marco Greco ha infatti dichiarato che la Democrazia Cristiana ha deciso di sospendere il proprio sostegno all’Amministrazione comunale a seguito delle dichiarazioni rilasciate dalla consigliera Roberta Salemi (PD).
Greco definisce le affermazioni della consigliera “un attacco gratuito e privo di fondamento, lesivo della storia del partito e dei valori di figure storiche”.
Secondo il capogruppo della DC, inoltre, “le dichiarazioni di Salemi non possono essere considerate opinioni personali ma vanno valutate come posizione politica che coinvolge l’intero partito”.
Sallemi, in un post sul suo profilo FB, critica duramente la “cosiddetta Nuova Democrazia Cristiana”, definendola un “contenitore vuoto di clientele e potere personale, lontano dai valori cristiani”. Sallemi, poi, sostiene che “certi personaggi tornano sempre al potere perché sostenuti da chi li mantiene, mentre il bene comune e i bisogni dei cittadini vengono ignorati”. Conclude invitando a “guardare la realtà senza illusioni”, sottolineando che “il cambiamento richiede onestà e responsabilità”.
“La sospensione del sostegno alla Giunta comunale- precisa Greco- sarà effettiva fino a eventuali scuse pubbliche della consigliera e a una presa di distanza formale del PD”. La DC ricorda poi, senza giri di parole, che “senza il proprio apporto, il Sindaco non dispone del numero legale per approvare delibere, inclusi atti fondamentali come il bilancio comunale” tuttavia ribadisce di voler continuare ad “operare nell’interesse esclusivo della città di Vittoria”.
Dopo settimane di silenzio, lo scudo crociato vittoriese interviene anche sul terremoto giudiziario che ha coinvolto Totò Cuffaro: “La Democrazia Cristiana- scrive Greco- è fatta da uomini e donne che hanno scelto di scendere in campo in prima persona o di votare questo partito e tutto quello che rappresenta”.
La DC, infine, ribadisce, la piena fiducia nella giustizia e il rispetto della presunzione di innocenza, principio valido per tutti fino a eventuale condanna definitiva.
