
Scicli e i suoi ventidue chilometri di litorale si candidano a diventare la prima Capitale del Mare italiana. La Giunta comunale guidata dal sindaco Mario Marino ha deliberato ufficialmente la candidatura al riconoscimento nazionale per il Mare e l’Economia Blu, promosso dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il motto scelto per la candidatura è “Scicli, le sue borgate, il mare”, a sottolineare il legame profondo tra la città, le comunità costiere e l’ambiente marino. L’iniziativa nazionale mira alla tutela dell’ambiente marino, alla promozione dell’uso sostenibile delle risorse e allo sviluppo dell’economia blu, in linea con le strategie europee e con il Piano del Mare 2023-2025.
La città può vantare una costa di 22 chilometri, la più estesa della provincia di Ragusa e tra le più lunghe della Sicilia. Dalla foce del fiume Irminio fino a Punta Pisciotto, il litorale si sviluppa in un’alternanza di scogliere per circa 11,5 chilometri e spiagge per 10,7 chilometri, offrendo un patrimonio naturalistico di grande valore.
A partire dal 2026, il Comune che otterrà il prestigioso riconoscimento beneficerà di un finanziamento di un milione di euro, destinato alla realizzazione di un programma annuale di attività per la valorizzazione del patrimonio marittimo e la diffusione di buone pratiche ambientali, economiche, culturali e sociali.
La candidatura di Scicli si fonda su un dossier articolato che prevede un piano annuale di iniziative, progetti di valorizzazione dei beni marittimi, azioni concrete per la sostenibilità ambientale, strategie di governance partecipata e obiettivi chiari e misurabili. Un ruolo centrale è riservato alle borgate marinare di Donnalucata, Sampieri, Cava d’Aliga e Playa Grande, espressione autentica del rapporto storico tra la comunità sciclitana e il mare.
