Turismo ed enogastronomia: se ne parla al Citur

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Il top dell’enogastronomia iblea ha “deliziato” i partecipanti al terzo incontro de “I giovedì del turismo ibleo”: ospiti d’eccezione, gli “stellati” della ristorazione, da Ciccio Sultano, chef del ristorante “Il Duomo”, a Pinuccio La Rosa, titolare della “Locanda di Don Serafino”, a Paolo Failla, proprietario del ristorante “La gazza ladra” di Modica. A moderare i lavori è stato il vicepresidente del Consorzio Ibleo Turismo, Giuseppe Lizzio.

 

Gli ospiti hanno raccontato quali sono stati i fattori determinanti del loro successo. Paolo Failla ha subito esposto la sua prospettiva focalizzando l’attenzione sul connubio tra tradizione e innovazione. Ciccio Sultano ha parlato delle tante esperienze vissute all’estero. Pinuccio La Rosa è partito da un punto di vista differente: ove esiste una buona agricoltura esiste anche un’ottima ristorazione.

 

Accomunati tutti dal riconoscimento più alto a livello internazionale della Stella Michelin, gli ospiti non possono essere altro che l’orgoglio del nostro territorio. Ma la domanda sorge spontanea: quanto ha influito la bellezza della provincia iblea sul successo degli stellati?

Paolo Failla ha ringraziato “la terra tra cielo e mare”, pur ammettendo la marginalità del legame tra successo e territorio: un talento è tale ovunque esso operi. Più distanti i colleghi Sultano e La Rosa che hanno scelto la location iblea come contributo non indifferente per la loro fortuna. Materie prime, bellezze storiche patrimonio dell’Umanità mixate col talento innato, riescono ad affermare il trionfo di un progetto ambizioso.