Le ragioni dell’affidamento della piscina comunale

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“La procedura per l’affidamento della Piscina comunale alla Cooperativa Lavorincorso è stato operato a norma di legge, pertanto si tratta di un atto perfettamente legale e chi ha avanzato dubbi e denunciato irregolarità farebbe bene a rettificare quanto avventatamente affermato perchè sono dichiarazioni che danneggiano il Comune e gettano discredito nei soggetti che in quell’affidamento sono coinvolti”. Sono le parole con le quali il sindaco Giuseppe Alfano, presente anche l’assessore al Bilancio Dante Di Trapani, ha iniziato la conferenza stampa di questa mattina sul percorso e le ragioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale ad affidare alla Cooperativa Lavorincorso l’impianto sportivo di viale Europa in replica ai contenuti di una nota diffusa dall’ex assessore Michele Zisa.Il primo cittadino ha chiarito che, scaduto il precedente contratto con l’altro gestore, si è posto il “drammatico dilemma” della gestione dell’impianto affidandolo a un soggetto esterno al Comune ovvero chiudere lo stesso giacché l’Ente non era in grado di sostenerne i costi di gestione.
“Chiudendo la piscina – ha spiegato il sindaco Alfano – la stessa sarebbe andata incontro a un rapido degrado per abbandono con le conseguenze ovvie, inoltre si sarebbe chiuso, dopo quella di Vittoria, l’unico impianto di nuoto al coperto esistente in tutto il versante ipparino. In questa vicenda ci siamo mossi nel solco di un percorso di risanamento economico e abbattimento dei costi di gestione della piscina già intrapreso fin dal mio insediamento che li ha ridotti da 260.000 a 80.000 euro all’anno col plauso e l’adesione della stessa persona che, allora assessore in carica della mia Giunta amministrativa, oggi accusa e insinua il sospetto di chissà quali violazioni di legge. Per coerenza, dovrebbe  invece tornare a plaudire giacché oggi il Comune non spende una lira per la gestione della piscina e, anzi, introita 1.000 euro all’anno, quindi stiamo facendo meglio anche senza il suo apporto. La procedura per l’affidamento della gestione è stata trasparente e regolare e si è svolta in quattro fasi distinte e separate. Il 20 giugno 2012 è stata indetto un bando di gara pubblico andato deserto. Il 18 luglio si è attivata una procedura di gara negoziata, come prevede il D. Lgs. n. 163/2006, alla quale sono state invitate ciqnue società competenti nel settore. Anche in questo caso non è pervenuta nessuna offerta. Per rendere più appetibile la proposta, abbiamo modifcato i termini del bando, portando da cinque a nove anni il periodo gestionale e l’offerta della ditta al ribasso rispetto l’importo stabilito di 20.000 euro annui. Indetta una procedura negoziata con ciqnue ditte, all’11 settembre 2012 nessuna offerta è pervenuta. Ancorché non invitata, la Cooperativa Lavorincorso ha presentato tardivamente una propria offerta ed è stata esclusa dalla gara. Poiché nessuna delle procedure indette per l’affidamento è andata a buon fine, il 26 settembre successivo abbiamo invitato la stessa Cooperativa, unica ad aver manifestato interesse,  a confermare la volontà di gestire l’impianto nonostante la precedente esclusione. La negoziazione diretta, infine, è stata definita positivamente l’8 ottobre 2012. Nell’accordo il concessionario si è impegnato a realizzare i lavori di manutenzione straordinaria che il Comune avrebbe dovuto eseguire perché di sua competenza. Di fatto la cooperativa si è sobbarcato l’onere di anticipare le somme necessarie per l’esecuzione dei lavori di che trattasi, effettuando un ribasso del 30% sull’importo determinato dall’Utc e compensando quanto anticipato col canone dovuto e con le somme che, fino a compensazione, il Comune continuerà a pagare, mese per mese, per la fornitura di energia elettrica e metano. Al completamento della compensazione le utenze dovranno essere volturate al gestore a sua cura e spese. Questi i fatti. Consiglio l’ex assessore Zisa a leggere bene le carte e a usare, comunque, toni più pacati nella dialettica politica”.