Si spacciava per un’altra su Facebook, ora è accusata di violazione della privacy

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Creava falsi profili su Facebook per stringere amicizie che poi coltivava attraverso la chat, ma anche attraverso sms e telefonate, tanto che una di queste si è addirittura trasformata in una relazione sentimentale.
Una trentenne di Scicli è ora accusata dalla Procura di Modica di violazioni al Codice della Privacy e in particolare di sostituzione di persona e trattamento illecito dei dati personali.
La ragazza, in particolare, al fine di muoversi sul noto social network senza essere riconosciuta, aveva creato due diversi profili, assegnandosi due false identità: quella di Benedetta Rizzoli e quella di Silvia Biasotti, ma attribuendo ad entrambe i profili la fotografia di una terza ragazza e dunque inducendo in errore tutti gli altri utenti con cui entrava in contatto. Poi dalle chat si passava ai messaggi e alle telefonate, non solo attraverso il suo cellulare ma anche attraverso quello della madre: in tutte queste occasioni
diffondeva contemporaneamente circostanze non vere sul conto della ragazza di cui utilizzava le foto, danneggiandone l’immagine e la personalità ed offendendone la reputazione.