Pd-Megafono-Udc: a Ragusa le stesse alleanze di Palermo?

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Prove tecniche di dialogo per le prossime amministrative nel capoluogo stamani a Ragusa. Ad incontrarsi una delegazione del Partito Democratico, una de “Il Megafono” e un’altra dell’Udc. Ognuna per la propria parte ha chiarito le rispettive posizioni partitiche e si è confermata la volontà di riproporre a Ragusa la coalizione di governo esistente a Palermo. Un punto di partenza importante da cui far scaturire una progettualità politica e programmatica per conquistare la sindacatura del capoluogo.

Nell’incontro di stamani, definito interlocutorio dai partecipanti, non si è minimamente accennato a candidature ed è rimasto in stand by anche il discorso legato allo strumento delle primarie, a cui ricorrere per la scelta del candidato sindaco. Al momento assunti impegni soltanto sul piano programmatico per verificare la possibilità di un’intesa intanto a tre, da aprire anche ad altri partiti organici all’area di centro sinistra.

Una nota di critica è stata mossa nei confronti di Territorio che ha compiuto un scatto in avanti con la candidatura di Giovanni Cosentini, senza tener conto della coalizione di governo a Palermo. “Ci dispiace – ha dichiarato Sonia Migliore dell’Udc – che Territorio in questo momento vive una sostanziale ambiguità con il movimento Il Megafono. Il passo avanti compiuto con la candidatura a sindaco di Giovanni Cosentini non solo è sostanzialmente contrario all’orientamento regionale in quanto non interpreta le logiche di coalizione, ma preclude, a queste condizioni, qualunque forma di dialogo con i partiti che orbitano nella sfera del centro sinistra e che sono presenti nell’esecutivo regionale. Ci siamo dati appuntamento – ha concluso la Migliore – a dopo l’esito del voto del 24 e 25 febbraio. E’ ovvio che questa fondamentale tornata elettorale ci distrae parecchio dall’assumere impegni concreti e individuare percorsi strutturati. Soltanto dopo avremo quella lucidità necessaria ed anche un chiaro quadro politico di riferimento, per capire in che modo poter incidere sul territorio ragusano, in termini programmatici ma anche politici per concentrarsi sulle amministrative”.