8 emittenti televisive locali sono accusate di truffa aggravata

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La compagnia Guardia di Finanza di Ragusa, a conclusione di una complessa ed articolata attività istruttoria coordinata e diretta dal dr. Carmelo Petralia – Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, ha accertato una serie di irregolarità poste in essere da 8 emittenti televisive locali che, pur non avendo i requisiti per partecipare al bando emesso dal Ministero dello Sviluppo economico per l’assegnazione delle frequenze per trasmettere in tecnica digitale, sono riuscite ad attestarsi in graduatoria in posizione  utile per l’assegnazione, nella regione Sicilia, delle frequenze televisive in tecnica digitale.

Queste emittenti televisive, che si sarebbero consorziate fra di loro mediante sottoscrizione di un patto d’intesa, sono ora accusate di truffa aggravata in danno del Ministero sviluppo economico e falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, per aver presentato al Ministero dichiarazioni e attestazioni  mendaci al fine di ottenere, l’attribuzione di un punteggio utile all’inserimento in graduatoria.

La Guardia di Finanza ha anche inoltrato una specifica segnalazione al Dipartimento per le comunicazioni presso il Ministero, per il rifacimento della graduatoria definitiva delle emittenti televisive locali, nella regione siciliana.  

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati anche alla verifica del corretto percepimento dei contributi erogati alle emittenti televisive.