Condannate per direttissima due zingare che rubavano negli appartamenti ragusani

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Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, hanno colto in flagranza di reato 4 zingare mentre tentavano di rubare in alcune abitazioni del capoluogo. Due di loro, rispettivamente di 22 e 23 anni, sono state arrestate e condannate per direttissima,  le altre due sono state solo denunciate. Le donne, che risiedono nel campo nomadi di San Giuseppe La Rena a Catania, risultano essere tutte pluripregiudicate per svariate fattispecie di reato, ma “specializzate” in furti in appartamento.

La prima segnalazione di furto è arrivata da un’abitazione di via Archimede, dove gli agenti hanno fermato le due donne mentre provavano a dileguarsi: dal controllo è emerso che le due donne non erano ancora riuscite a perpetrare il furto in quanto bloccate in tempo. Essendo state trovate in possesso di arnesi atti allo scasso (guanti, cacciaviti e chiavi adulterine), sono state accompagnate in ufficio, denunciate e accompagnate fuori dalla Provincia di Ragusa con divieto di fare ritorno.

Dopo poche ore, un’altra segnalazione al 113 ha informato gli operatori di Polizia che due zingare stavano tentando di entrare all’interno di un’abitazione di Via M. Jacono a Ragusa. Le altre due zingare sono state trovate nascoste nel vano sottoscala e arrestate. Le due avevano prima tentato di fare ingresso in un’abitazione, ma la presenza della proprietaria le aveva fatte desistere nonostante avessero già smontato la maniglia con un cacciavite. Non appagate, hanno tentato di perpetrare un altro furto ai danni di un’altra abitazione, dove sono poi giunte le Volanti.

Le 4 donne sono già state arrestate decine di volte ma molto spesso non sono state condotte in carcere in quanto incinte o con figli minori.

Al termine del processo con rito direttissimo celebratosi in data odierna, le due arrestate  sono state entrambe condannate: una  è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso il campo nomadi di Catania poiché madre di un neonato, l’altra è stata condotta in un Istituto di pena in quanto a suo carico risultava pendente un mandato di cattura per altri reati da lei commessi in passato.