Puglisi: “Si convochi un consiglio comunale sui numeri del dissesto”

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Rate dei mutui conteggiate nei debiti del comune ed atti transattivi per pagare i fornitori che richiedono almeno 23 milioni di euro. “ Il comune dispone di tale somma”? Pasquale Puglisi chiede la convocazione di un consiglio comunale per avere chiarimenti.

Secondo il consigliere della lista civica LaTorre, la giunta Alfano, dopo circa otto mesi di  silenzio, ha deciso di adottare la procedura semplificata di liquidazione dei debiti dell’Ente.

La notizia, che riguarda un aspetto centrale del risanamento post-dissesto del Comune di Comiso, è passata sottotraccia.

“Come fa un Assessore al bilancio ad ipotizzare che la massa passiva quantificata dall’organo straordinario di liquidazione (debiti al 31-12-2010) includa i mutui? Non sa che, in questo caso, il debito matura alla scadenza della rata? Forse ipotizza che qualcuna di queste rate non sia stata pagata? E da Assessore non ne è al corrente? Come si fa a dichiarare che il debito,  potrebbe essere inferiore a quello dichiarato dall’O.S.L.? E se fosse di più”?

Puglisi va oltre dichiarando che amministratori seri e rispettosi della comunità cittadina avrebbero  spiegato immediatamente i motivi che li hanno portati alla scelta del metodo semplificato di liquidazione e chiarito le conseguenze. In mancanza di ciò, un gruppo di Consiglieri ha chiesto, il 18 febbraio scorso, la convocazione del Consiglio Comunale per indurre il sindaco  a riferire in merito. C’è da augurarsi che la presidenza voglia attenersi alle norme regolamentari del Consiglio e che il Sindaco voglia presentare una relazione scritta (verba volant, scripta manent!) lineare e chiara per consentire a tutti i Consiglieri una corretta valutazione.

“Solo dopo otto mesi, l’amministrazione Alfano è stata obbligata a prendere una decisione. L’inerzia, nei fatti ha bloccato la procedura di risanamento, e ha ritardato il pagamento dei debiti, per almeno sei-sette mesi. Forse – si potrebbe malignare – il tempo giusto per chiudere qualche piccola pendenza, non senza glorificarsene, e passare il grosso della “patata bollente” nelle mani di chi verrà”.

Secondo Puglisi, sorge allora la domanda: “ Considerato che il debito ammonta a circa 48 milioni di euro, considerato altresì che il previsto concordato preventivo con i creditori consente di chiudere la transazione offrendo, entro trenta giorni, somme variabili fra il 40 e il 60% del debito stesso, si deduce che bisogna mettere a disposizione dell’O.S.L. circa 25÷30 milioni di Euro. Il Comune di Comiso dispone oggi di tale somma? I Comisani, chiamati a finanziare il debito con l’inasprimento fiscale e le tasse ai massimi consentiti, legittimamente si pongono questa domanda. Il sindaco e la giunta, al di là dei miracoli, hanno il dovere di rispondere”.