La Rizza aprirà il pozzo B: “Non ho altra scelta”

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Il tempo a disposizione pare si sia esaurito e già domani, con molta probabilità, il commissario straordinario del comune di Ragusa dovrà assumere provvedimenti decisivi per fronteggiare l’emergenza idrica. Il commissario ha dato indicazioni a tutti gli esperti e tecnici interessati alla vicenda di fornire, entro domani, relazioni tecniche sullo stato dell’arte. Oramai sembra improcrastinabile l’apertura del pozzo B, dichiarando la non potabilità dell’acqua. La Rizza ha spiegato di non avere altra scelta da perseguire per risolvere il problema, e che si procederà con molta probabilità all’apertura del pozzo B, indicando, appunto la non potabilità del prezioso liquido. Intanto in mattina il direttore sanitario dell’Asp 7 di Ragusa Vito Amato è stato impegnato nel redigere la relazione tecnica da trasmettere al Comune di Ragusa. Nella stessa si ribadisce il parere positivo all’apertura del pozzo B, con indicazione di evitare l’ingestione diretta del prezioso liquido, se non previa bollitura dello stesso. Inoltre Amato fa presente che si deve prender coscienza che i pozzi ubicata nella zona interessata dai casi di inquinamento, oramai sono inutilizzabili. Dunque l’Asp suggerisce al Comune di reperire, in altra zona, ulteriori fonti da dover utilizzare per immettere acqua nell’acquedotto comunale. Domani dunque dovrebbe essere il giorno deputato ad assumere importanti decisioni per fronteggiare l’emergenza che da de mesi attanaglia i cittadini ragusani. Intanto è di oggi una nota a firma di Legambiente in cui si chiedere al Comune di poter avere tutta la documentazione relativa all’incarico sia attuale che precedente che è stato conferito a Paolo Roccuzzo, quale esperto per le problematiche idriche. La documentazione riciesta dall’associazione ambientalista si riferisce a delibere di incarico, motivazioni, curriculum, relazioni, carteggi e quant’altro prodotto dall’esperto.