La vicenda dell’Udc, che non sa decidersi sull’accordo col Pd

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Sarà una settimana decisiva, quella appena iniziata, per le sorti dell’UDC a Vittoria. Entro sabato si dovrebbe sapere se ci sarà il sospirato rientro in giunta (e con quale assessore) e se Giovanna Ragusa rimarrà commissario del partito. Già perché al segretario provinciale, Pinuccio Lavima, non sono proprio piaciute le dichiarazioni rese da Ragusa alla stampa, qualche giorno fa, mediante un comunicato nel quale ribadiva la volontà di rifiutarsi di essere trattata come un “commissario fantoccio nelle mani di qualcuno che vuole conquistare posti al sole tessendo sulla mia testa machiavelliche strategie”. “Ci sono rimasto male. Avrei preferito che, se c’era qualche malessere, ne avesse prima parlato con me” ha dichiarato Lavima che sabato sera ha incontrato, a Vittoria, un gruppo di giovani che vogliono spendersi concretamente in politica abbracciando la causa dell’UDC.

Dopo l’incontro ufficiale di quasi due settimane fa a Palazzo Iacono che ha visto sedere attorno allo stesso tavolo Lavima, Ragusa, i due consiglieri comunali Barrano e Sanzone,  il Sindaco Nicosia, il suo Vice Cavallo e il segretario del PD, Di Falco, per discutere della giusta strada da percorrere per riportare lo scudo crociato in giunta, la settimana scorsa non ci sono stati incontri ufficiali ma semplici scambi di opinioni che lasciavano, però, ben sperare dopo la brusca interruzione dei rapporti di diversi mesi fa. Tutto questo, però, fino alle ultime dichiarazioni rese da Di Falco nel week end (“Buoni e dialoganti sì, ma fessi no!… Se l’Udc non vuole entrare in giunta, pazienza. Il Pd se ne farà una ragione… è l’Udc che sceglierà di perdere l´occasione di offrire un contributo alla città…Nessuno crede che se Barrano fosse assessore la città risplenderebbe anche perché in Consiglio comunale gli esponenti Udc non brillano certo per iniziativa, tantomeno per presenze”)  e che hanno il tono di chi sta perdendo la pazienza e vuole chiudere le porte a ogni trattativa.

Lavima, amareggiato da tali dichiarazioni che rischiano di rovinare quanto di buono fatto finora, dall’atteggiamento di Giovanna Ragusa e da una vicenda che si trascina da mesi, ora dice basta. “Questa settimana – annuncia – convocherò nuovamente l’intero gruppo dirigente per verificare la disponibilità di ciascuno e stabilire una volta per tutte il da farsi. Gli interessi del partito devono essere messi al primo posto e se qualcuno non è d’accordo, la Ragusa in primis, non escludo di poter arrivare alla nomina di un nuovo coordinatore nell’arco di 24 ore. Ci sono cose molto più importanti di cui discutere e alle quali mettere mano. Abbiamo comuni che si preparano alle amministrative e quindi Vittoria non è un comune prioritario, senza contare che tutto questo bailamme mi ha già portato via molto tempo e troppe energie. E’ vero che abbiamo i nostri tempi di maturazione nel momento in cui intraprendiamo determinati percorsi ma è giunto il tempo delle decisioni, il partito è rimasto ingessato e bloccato già troppo a lungo”.