Processo per pedofilia, presentata la perizia della difesa

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Ascoltato dal Collegio penale il perito della difesa che, rispondendo alle domande del pm, non ha avvalorato il risultato della relazione del collega dell’accusa. Questo quanto accaduto ieri nel corso dell’ennesima udienza del processo per pedofilia nei confronti di uno sciclitano di 75anni, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti (nella foto). Il medico legale Gugliemo Tumino, che con il perito della presunta vittima degli abusi sessuali e del Ctu del Tribunale penale aveva partecipato ad un incontro con il minore violato, ha spiegato perché non ritiene valida la metodica usata dalla collega della difesa per accertare la circostanza della violenza. Rinviato a nuova udienza, dunque, per proseguire nell’ascolto dei teste, il procedimento a carico del Marino che al Collegio penale deve rispondere per i fatti accaduti nell’estate del 2004. In quel periodo avrebbe costretto il minore D.L.  a fumare hashish e bere vino al fine di sottometterlo a violenza sessuale contro natura oltre a minacciarlo in caso avesse riferito l’accaduto. Il ragazzino, però, raccontava i fatti al genitore che, recatosi dall’imputato per chiedere conto e ragione, veniva a sua volta minacciato di morte dal presunto pedofilo che lo intimidiva mostrandogli una pistola giocattolo priva di tappo. L’imputato, inoltre, deve rispondere anche per aver ceduto stupefacenti ad altri tre sciclitani, i giovanissimi G.I, I.M. e T.P.. uno dei quali, pare, sia stato anche sodomizzato. Le parti offese, ovvero i genitori del minore abusato D.L. e degli altri tre minori ai quali l’anziano avrebbe fatto fumare degli spinelli, si sono costituite parti civili rappresentate dall’avvocato Angelo Iemmolo.