Giurdanella: “Vi presento la Modica di domani”

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Un centro sinistra modicano compatto come raramente si era visto negli ultimi anni ha salutato ieri l’apertura ufficiale della campagna elettorale di Giovanni Giurdanella. A battezzare l’avventura di Giurdanella c’erano i vertici cittadini di Sel e IdV oltre che naturalmente del Pd, presente al gran completo. In prima fila il sindaco uscente Antonello Buscema, più volte citato nei vari interventi e verso cui si sono levati diversi applausi nel corso della serata. C’era l’onorevole Pippo Digiacomo che ha ribadito il valore delle elezioni comunali e l’importanza di essere consigliere comunale nella carriera di un politico, e  la senatrice Venerina Padua che ha parlato anche della sua ancora breve avventura romana. Presente all’appello gran parte della giunta uscente, Nino Frasca Caccia, Giovanni Spadaro, Peppe Sammito, Annamaria Sammito e Tato Cavallino. Tra la platea il segretario provinciale della Cgil Giovanni Avola, il suo omonimo ed ex segretario Cisl Giovanni Avola, l’ex sindaco Ignazio Agosta. E poi c’erano loro, i tantissimi giovani che compongono le  due liste a supporto di Giurdanella Sindaco, quella del Pd e la civica “Una Marcia in più”. Tanti gli interventi che si sono susseguiti, particolarmente applaudito quello dell’ex autonomista Tato Cavallino che da ex avversario ha sottolineato la bontà del lavoro svolto dall’amministrazione uscente. Non ha parlato invece il sindaco Antonello Buscema. Ha chiuso la serata il discorso di un emozionato Giovanni Giurdanella: “Non intendo candidarmi a sindaco di Modica per spirito di abnegazione, per sacrificio o perché penso, presuntuosamente, che la città ha bisogno di me. Non è così. Io sono felice e, soprattutto, orgoglioso di essere stato scelto quale candidato a sindaco della mia splendida città. Amministrare la città di Modica è un onore grandissimo che va al di là di qualunque possibile soddisfazione personale e professionale e che, soprattutto, non può e non deve essere sminuito ad una funzione contabile”.
Capitolo Antonello Buscema, cui è stato dedicato un ampio stralcio del suo intervento: ”Antonello, la città ed i suoi bisogni, le sue speranze sono diventate un tutt’uno inscindibile. La città è entrata dirompente nella sua vita, senza alcun limite senza alcun argine; e così Antonello ha vissuto, autenticamente come non mai, la Sindacatura. Con Antonello è cambiato il modo, lo stile di fare politica.  Anzi è stata rifondata la politica a Modica che, dopo di lui, non potrà più essere la stessa.
Giurdanella si è tolto quindi qualche sassolino dalla scarpa contro chi ha usato la sua appartenenza all’attuale amministrazione per andargli contro: “Uno dei meriti di Antonello Buscema e della sua squadra – di cui ho fatto parte dal 2010 ad oggi – è stato senza dubbio quello di avere affrontato correttamente la questione finanziaria, fino a darle, con il Piano di riequilibrio finanziario, uno strumento di gestione e risoluzione definitiva che resterà valida per i prossimi anni. Con la mia candidatura però intendo andare oltre. Anzi posso andare oltre perché c’è stato Antonello.
Quando dico di voler andare oltre il passato, di voler dare “una marcia in più” – come appunto recita lo slogan della nostra campagna elettorale – all’operato della prossima amministrazione, quella che mi candido a guidare, non è certo per disconoscere quella attuale di cui ho fatto e faccio tuttora orgogliosamente parte: è piuttosto per affermare la volontà precisa, che tutti fortemente avvertiamo come un’esigenza per la città, di cominciare ad innalzare azioni lungimiranti di crescita e di sviluppo sulla solida base di normalità e stabilità ricostruita in questi anni”. Giurdanella ha concluso il suo intervento svelando il sogno neanche troppo nascosto:
“Il mio sogno è una città che funzioni, con una gestione trasparente, che renda la vita delle persone che ci vivono più facile, più sicura, più veloce. Una città internazionale che moltiplichi le opportunità per tutti. Sogno una città che attrae, che cresce in modo etico, intelligente ed ecologico, che ridà valore al dinamismo culturale, che si riprende il ruolo che le spetta nel mondo.
 
Sogno una città accogliente, capace di far sentire cittadini, turisti, pellegrini e studenti protetti; una città disponibile a rilanciare la solidarietà, che aiuta chi è più vulnerabile, che sa essere a misura di bambino e fa riscoprire il gusto di sorridere per strada”.