Motorexpo: Ottomila visitatori. Un successo. Al di là delle migliori aspettative

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“Ottomila visitatori. Un successo. Al di là delle migliori aspettative”. Il bilancio conclusivo del 1° MotorExpo, secondo Giovanni Denaro, presidente della Fiera Emaia, parla di “numeri assolutamente sorprendenti”. Per il presidente, “con l’organizzazione di questa fiera abbiamo fatto centro. È stata davvero una festa dei motori. Abbiamo avuto l’onore di ospitare campioni quali Andrea Cavina, Fabio Lenzi, Nino Vaccarella. L’obiettivo, per la prossima edizione, è quello di riuscire a consolidare questo successo. Per andare oltre, occorre avere obiettivi chiari e concreti. Il MotorExpo è un progetto pianificato da tempo”.

Il presidente, nel corso della manifestazione, ha potuto “verificare un interesse reale dei visitatori. Anche perché siamo riusciti a diversificare l’offerta degli eventi sportivi e commerciali presenti nella Cittadella Fieristica”. 

Denaro annuncia che, “come nel caso di Kamò e di Agrem, costituiremo un comitato tecnico che si occuperà dell’organizzazione dell’edizione 2014 di MotorExpo”.

 

Lo spettacolo di freestyle di Andrea Cavina incanta le migliaia di visitatori del 1° MotorExpo. Il pilota, insieme ai componenti del Team Fmx International Motocross Daniele Croci e Luca Castellani e allo stunt siciliano Gaetano Scirè, ha gremito la Cittadella Fieristica dell’Emaia.

“MotorExpo – afferma Cavina – si è rivelato un evento partecipato ed interessante. Sono stupito e convinto che la Fiera Emaia, rispetto all’organizzazione di questa manifestazione, abbia agito bene. Io e il mio team siamo onorati di avere partecipato. Abbiamo sentito il calore del pubblico”. 

Cavina ha praticato un po’ tutti gli sport,  dal calcio al basket al rugby. Poi è passato alla moto. Inizia la carriera di centauro a cavallo di una enduro. Ma è ossessionato dal brivido del freestyle. L’esordio avviene nel 2002, su una rampa di metallo. Partecipa a numerosi contest e show. Praticamente, ovunque nel mondo. Arrivano anche i primi risultati. Quarto e quinto classificato nel contest Fmx di Latina. È il 14 giugno 2003. L’anno successivo arriva primo agli Energy Games di Cagliari.

“La mia – continua il pilota – è una passione che nasce da ragazzo. Prima mi sono occupato del classico motocross. Il freestyle è venuto dopo. Quello che mi ha sempre affascinato di questa disciplina è il coinvolgimento del pubblico. Rischiamo la vita per divertire la gente. Certo, è un impegno pericoloso. Ogni tanto sono anche caduto. Ma, per fortuna, mi sono sempre rialzato”.

 

Il 1° MotorExpo riceve la “benedizione” di Nino Vaccarella, il pilota siciliano più famoso nel mondo. “Sulla manifestazione – dichiara – non posso che esprimere un giudizio positivo”. E la Fiera Emaia gli tributa un premio alla carriera. Gli sportivi presenti alla cerimonia di premiazione svoltasi nella Sala Convegni, gli dedicano una standing ovation.

Vaccarella, palermitano, ottantenne, laureato in giurisprudenza, ex pilota automobilistico su circuito e su strada, nel mondo delle corse è noto con il soprannome di “preside volante”, dovuto alla sua attività di preside in una scuola di Montelepre. Dal 1961 al ’65, corre in Formula Uno con la Ferrari, la Porsche e la Lotus. Il suo primo successo internazionale risale al 1964, quando, al volante di una Ferrari 275 P, vince la 24 ore di Les Mans, in coppia con Jean Guichet. Vaccarella è il beniamino dei tifosi siciliani. Partecipa, con impegno, alla Targa Florio, che vince nel 1956 e nel 1975. Il palmares di Vaccarella è costellato di numerose vittorie in gare internazionali della categoria “Sport prototipi”, nella quale conquista, con la Ferrari, il titolo mondiale del 1964. 

“Ho visto un ambiente interessante – afferma Vaccarella –. Complimenti alla Fiera Emaia. Questo evento può diventare il Motor Show del Sud Italia. Anche se il presidente Denaro non vuole sentire parlare di Motor Show del Sud Italia. Ma di MotorExpo Sicilia. L’unico consiglio che mi sento di dare all’organizzazione del MotorExpo attiene alla presenza dei piloti. Più piloti di moto e auto sono presenti meglio è per l’evento. Ma devono essere invitati i piloti che hanno fatto la storia delle due e delle quattro ruote”.  

Vaccarella vuole dire la sua sull’automobilismo contemporaneo. “Offre uno spettacolo malato di tecnicismi. Purtroppo, questa è una malattia che allontana il pubblico. Un esempio? I regolamenti nella Formula Uno sono troppo rigidi. Mi riferisco, in particolare, al cambio gomme. Al pit stop, per intenderci. Io a Les Mans cambiavo gli pneumatici solo due volte. Una maggiore libertà aiuta sempre lo spettacolo”. 

Oltre a Vaccarella, gli altri premiati alla carriera sono stati: Giovanni Novara; Gaspare Anastasi, della Federazione karting Sicilia; Nicola Cirrito, del Team Palikè.

Hanno ricevuto il riconoscimento del 1°MotorExpo: Giuseppe Distefano, 65 anni, 1° assoluto di karting; Gaetano Ribaldo, 35 anni, campione regionale per quattro volte, vice campione italiano, attualmente team manager; Giovanni Desari, 10 anni.

Infine, Sebastiano Gurrieri, 7 anni, 2° assoluto di karting, ha ricevuto la targa dallo stesso Vaccarella. Dunque, il pilota più vecchio ha premiato il più giovane.

 

“Il 1° MotorExpo è stato un successo assoluto”. È il parere di Gaspare Anastasi, presidente della Federazione karting Sicilia, ex presidente della Federazione italiana karting e maggiore organizzatore siciliano di karting.

“Il bilancio del 1° MotorExpo – afferma – è assolutamente positivo. Grazie alle  sinergie con gli sport motoristici si è ottenuta la massima divulgazione del nostro sport attraverso questa manifestazione”. 

Anastasi è felice per la partecipazione al 1° MotorExpo perché “abbiamo, di solito, poco spazio, in quanto il nostro sport non è popolare come il calcio. Servono circuiti e kartodromi. Ma adesso, in Sicilia, dopo anni bui, il karting si sta risollevando”.

 

I moto club plaudono alla riuscita del 1° MotorExpo. Gianluca Messina è il fondatore del Movimento Biker Sicily ’94. Si occupa “di promozione dell’amata Sicilia attraverso la moto”. E vuole esprimere “un plauso sincero va al Consiglio d’amministrazione della Fiera Emaia. È stata una manifestazione eccezionale. Il mio team ha collaborato con il Motoclub Emanuele Battaglia nella cura della 17ª Mostra scambio auto, moto e ricambi d’epoca e del 18° Motoraduno Città di Vittoria. Non solo. Abbiamo seguito, da vicino, l’organizzazione dell’EmaiaRockFestival”.

Orazio Floridoro rappresenta il Motoclub Emanuele Battaglia. “La mia specialità, all’interno del team – afferma – è l’enduro indoor. Insieme a Feudo Reusia abbiamo curato i rapporti con Fabio Lenzi, pilota di enduro estremo”. Floridoro è convinto che “il 1° MotorExpo sia una manifestazione di cui si parlerà a lungo”.

 

Al 1° MotorExpo si è discusso di “Truffe ed usato: tutti i segreti per comprare un’auto sicura ed evitare i raggiri”. Questo è il titolo del seminario che si è tenuto stamattina, nella Sala Convegni della Fiera Emaia, a cura di Ates Costanzo. Relatore: Toti Costanzo, esperto del settore auto motive e formatore motivazionale strategico. Collabora con T. Harv Eker, Marjean Holden, Blair Singer, formatori fama internazionale.

“I segreti per comprare un’auto sicura?”, s’interroga retoricamente Toti Costanzo. “Bisogna tenere conto del fatto che un’auto in dieci anni perde il 10% del proprio valore. Non solo. Va considerato anche lo stato d’uso e i chilometri percorsi. Dobbiamo capire che, comprare e vendere corrispondono, nella concezione del rivenditore di auto, alla medesima azione”. 

Secondo Costanzo, “per evitare le truffe occorre essere informati. Per la mia esperienza bisogna stare attenti alle proposte che circolano su Internet. Perché, nella maggior parte dei casi, non si conosce l’interlocutore”.

Il relatore, a proposito di MotorExpo, si esprime in maniera entusiastica. “Grazie alla presidenza della Fiera Emaia sta nascendo il Motor Show del Sud Italia. È stato un evento magico. I miei complimenti vanno al Consiglio d’amministrazione dell’ente fieristico”.  

 

Al 1° MotorExpo si è parlato di “Giovani, coppie e famiglie: le relazioni come motore della comunicazione”. Questo è il titolo dell’affollato convegno che si è tenuto ieri pomeriggio, nella Sala Convegni della Fiera Emaia. Relatrice: Luana Sevirio, psicologa e psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia individuale, di gruppo e della famiglia. Collabora con il professore Claudio Naranjo, gestaltista di fama internazionale.

Secondo Giovanni Denaro, presidente della Fiera Emaia, “la partecipazione a questo convegno conferma la bontà di un’idea. Aprire l’ente fieristico all’energie esterne è la strada giusta”.

Sevirio, nel corso della sua relazione, ha preso in prestito le maschere della commedia dell’arte. “Perché le maschere – ha affermato – rappresentano la saggezza popolare. E costituiscono un importante spunto di riflessione per un’indagine corretta del carattere di ciascuno di noi”.

Secondo la psicoterapeuta, “le maschere, chiaramente, sono l’esasperazione di alcune caratteristiche presenti nel nostro modus operandi. Perché il nostro carattere è sinonimo di azione”.

La psicologa segue da anni l’approccio di Naranjo, “il più importante gestaltista vivente. Io sono in formazione permanente presso il professore. Devo ammettere che la mia vita è cambiata. Così come la vita della mia famiglia e dei miei pazienti. Il professore tiene dei corsi residenziali basati proprio sul confronto diretto con il proprio carattere”.

Secondo Sevirio, “quando descriviamo una terza persona spesso ricorriamo a frasi che la definiscono caratterialmente: “Ha un buon carattere… Ha un carattere forte… Ha un cattivo carattere…”. Tutti noi facciamo riferimento ad una capacità intuitiva, patrimonio dell’essere umano, per mezzo della quale riconosciamo e descriviamo i tratti principali delle persone e il loro modo di rapportarsi con il mondo. Questa capacità di cogliere, intuitivamente, i tratti principali dell’altro è facilmente riscontabile anche nei racconti popolari, nelle fiabe e nei detti, nel modo di descrivere i personaggi, negli intrecci relazionali e nelle vicissitudini”. 

La psicoterapeuta individua “un aspetto fondativo negli aspetti dei caratteri, nelle caricature e nei racconti delle maschere italiane: Arlecchino, servitore di due padroni; Colombina, la serva-padrona. E così via”. 

Per Sevirio, “i diversi personaggi delle maschere italiane, con le loro specifiche storie, con i rapporti significativi che intrecciano quotidianamente ben illustrano le caratteristiche nevrotiche, esasperate nella loro forma, che hanno il duplice obiettivo di fare riflettere sulle nevrosi dell’essere umano e con funzione catartica poter ridere del piccolo ego nel quale l’essere umano può autorelegarsi e o essere relegato”.

Secondo la psicologa, “nelle relazioni importanti, quali la coppia, la famiglia e le relazioni significative in generale, questi aspetti caratteriali, questi aspetti dell’ego, si esasperano proprio nel vano tentativo di fare evolvere la relazione stessa. Il risultato dell’incontro esasperato dei caratteri molto spesso crea sofferenza e senso di impotenza. Quando i caratteri si incontrano, o meglio dire, si scontrano, il risultato è un vissuto di sofferenza propria e o generata negli altri”. 

Per Sevirio, “l’aspirazione dell’uomo è uscire dalla nevrosi del suo piccolo carattere per potere essere d’aiuto a se stessi e agli altri e dagli altri ricevere aiuto. È importante avere un rapporto attivo con se stessi. Conoscere se stessi significa conoscere il proprio carattere. È decisivo cercare strumenti e usarli per destarci nella  realtà della nostra natura più profonda”.