L’ultimo saluto di Vittoria a Gianna Nobile

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La famiglia ha scelto per lei una bara bianca perché Gianna amava la purezza, la bellezza. Bianca come i palloncini che “i suoi principi e le sue principesse”, com’era solita chiamare i ragazzi della scuola media Matteotti, hanno lasciato volare in cielo prima e durante la cerimonia. Alcuni di loro hanno avvertito dei malori e sono stati prontamente soccorsi. Dietro quella bara bianca c’erano i passi stanchi e i volti provati del marito Domenico, dei figli Chiara e Andrea, della sorella Patrizia, del fratello Peppe, degli anziani genitori Francesco e Salvatrice, tutti composti nel loro immane dolore. Il corteo si è mosso da via Nannino Terranova poco prima delle 18.30. In migliaia hanno voluto accompagnare la professoressa di religione, barbaramente uccisa a colpi di pistola in un sabato mattina di follia, verso la sua ultima Santa Messa. Per lei c’erano gli striscioni dei ragazzi, il Prefetto Annunziato Vardè, il Questore Giuseppe Gammino, il Commissario della Provincia Giovanni Scarso, il Sindaco Giuseppe Nicosia con la sua giunta, i rappresentanti delle forze dell’ordine della città. In prima fila, per onorarla come meritava. “Non ci serve una legge più dura o restrittiva – ha detto Don Tonino Puglisi nella sua omelia – ma un cambiamento di mentalità. Dobbiamo diventare più miti e questi ragazzi, davanti ad eventi così tragici, dovranno riflettere ed imparare a dire una parola in più d’amore e una in meno di arroganza”. Sul finire della Santa Messa il saluto di Padre Giovanni Nobile, cugino della docente. “Tutta la città è in lutto” ha detto con la voce spezzata dalla commozione. “Gli alunni piangono una professoressa e un’amica, i figli una mamma tutta cuore, il marito la moglie adorabile e fedelissima che la Provvidenza gli aveva messo accanto per creare una splendida famiglia e che in un solo momento della giornata non voleva essere disturbata: quando pregava”. Un pensiero speciale, poi, anche per il piccolo Domenico, il primo nipotino tanto atteso e nato appena un mese fa che non conoscerà mai la nonna. “Non vedeva l’ora di andare in vacanza – ha proseguito Padre Nobile – ultimamente diceva di essere stanca e di voler cercare un po’ di riposo nella sua casa estiva insieme agli anziani genitori che non meritavano, nella loro età avanzata, di conoscere un dolore tanto grande”. Poi il breve, commosso saluto di alcuni alunni e l’uscita del feretro dalla Chiesa accompagnato da lunghi applausi. La professoressa Nobile si è quindi incamminata, a soli 53 anni, verso la sua ultima dimora.