Continua il contrasto alla pesca di frodo

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I militari della locale Stazione Carabinieri, tra cui anche l’equipaggio del battello pneumatico andato in fiamme martedì scorso, hanno deferito in stato di libertà tre acatesi ed un vittoriese, di cui due muratori, un bracciante agricolo ed un commerciante, poiché sorpresi alle 4.00 di domenica mattina, a bordo di un natante del tipo “Open Manta” con motore Mercury 150 hp, fare rientro nel porto di Scoglitti ed intenti a sbarcare un contenitore in plastica con pesce novellame del tipo “pesce spada” sottomisura del peso complessivo di 15 kg circa. Il pescato, a seguito della prescritta visita veterinaria effettuata dai sanitari dell’ A.S.P. di Ragusa, veniva donato ad un orfanotrofio di Comiso. Gli stessi dovranno rispondere dei reati previsti dalle “Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura”, entrata in vigore nel febbraio 2012 al fine di dare corretta attuazione ai criteri ed agli obiettivi previsti da alcuni regolamenti comunitari istitutivi di un regime europeo per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.
L’ultimo rapporto “Mare Monstrum” di Legambiente illustra che la pesca di frodo è aumentata dell’8,6% nel 2012, rispetto all’anno precedente, un fenomeno illegale che pesa per il 39,7% sul totale degli illeciti commessi contro i mari e le coste italiani. Complessivamente, nel 2012, nel settore della pesca di frodo sono state commesse 5.360 infrazioni, sono state denunciate 5.521 persone e sono stati effettuati 1.074 sequestri. La Sicilia guida la classifica con il 19,5% degli illeciti sul totale nazionale, seguita dalla Puglia (14,8%), dalla Campania e dalla Calabria.