Salta la riunione del PD, si torna chiedere le dimissioni di Calabrese

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Ieri ci sarebbe dovuta essere una riunione di segreteria del partito democratico di Ragusa che poi non si è tenuta per questioni prettamente tecniche. Sarebbe stato il primo incontro dopo il confronto dello scorso sabato pomeriggio alla presenza del segretario regionale Giuseppe Lupo. Incontro al termine del quale la segreteria ha assunto impegno, con il placet di Lupo, di traghettare il partito sino al congresso che si terrà tra fine settembre e il successivo mese di ottobre. Intanto dopo tanto silenzio sulla vicenda, a prendere una posizione ufficiale, contenuta in un documento indirizzato anche allo stesso Lupo, ci hanno pensato dieci firmatari tra iscritti, componenti del coordinamento del Pd e i due consiglieri comunali Mario D’Asta e Giorgio Massari. Un documento in cui viene compiuta una disanima dell’incontro dello scorso sabato pomeriggio. I sottoscrittori hanno ribadito le motivazioni alla base del malessere esistente all’interno del partito di via Natalelli. “Riteniamo necessario ribadire – si legge nel documento – che il risultato elettorale del PD è stato catastrofico non tanto per la lista che, pur marcando un’ulteriore riduzione degli elettori, ha tenuto, grazie alla capacità dei singoli  candidati, quanto piuttosto come fallimento complessivo della credibilità della proposta politica, programmatica e di alleanza di governo messa in atto dalla maggioranza del partito”. I dieci sottoscrittori parlano di distonia tra il partito e la città, ricordano la scelta compiuta dai quattro componenti della segreteria che si sono dimessi e chiedono  una nuova fase nella vita del Pd ragusano. Elementi che, se messi insieme, portano ad un unico risultato. “La comprensione corretta del dibattito del coordinamento, del messaggio di cambiamento proveniente dalla città e la necessità dichiudere definitivamente questa fase di vita del Pd – leggiamo in conclusione di nota –  non possono non spingere il segretario Calabrese a rassegnare le sue dimissioni per favorire l’apertura di una nuova fase che restituisca alla città un Partito Democratico rispondente alla domanda di quella politica buona, efficace ed equilibrata che tante persone direttamente ed indirettamente chiedono”.