Arrestato un vittoriese che teneva in casa un’arma artigianale

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Avrebbe detenuto nella propria casa in contrada Pozzo Bollente a Vittoria un’arma artigianale e relativo munizionamento. Con l’accusa di fabbricazione e detenzione illegale di arma e di munizioni, i carabinieri di Scoglitti hanno arrestato un 33enne incensurato, bracciante agricolo che, dopo le formalità di rito in caserma, è stato ammesso agli arresti domiciliari. Nel corso della perquisizione in casa, i militari hanno trovato sul tetto del vano bagno una busta in cellophane contenente 12 cartucce da caccia calibro 12 e una pistola rudimentale, formata da 2 tubi zincati di vario diametro, usati principalmente per impianti idrici, di cui uno retto e lungo 74 cm., mentre il secondo a forma di pistola lungo 35 centimetri. All’interno di quest’ultimo, era inserito un percussore metallico, idoneo a  far esplodere una cartuccia calibro 12. Arma e munizioni sono stati posti sotto sequestro. In base all’accertamento preliminare balistico eseguito da un esperto, si tratterebbe di un’arma artigianale assolutamente in grado di offendere. Sarà poi, il pubblico ministero a disporre eventualmente una perizia balistica da parte del Ris. Il 33enne incensurato è stato arrestato e condotto in caserma, e al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria davanti la quale dovrà rispondere del reato di fabbricazione e detenzione illegale di arma e di munizioni. L’arresto eseguito rientra nell’ambito dell’attività info investigativa condotta dai carabinieri per contrastare anche i reati di detenzione illegale di armi. Già nel marzo dello scorso anno, i carabinieri di Vittoria avevano scoperto un laboratorio artigianale clandestino in Contrada “Macconi”, dove erano stati trovati e sequestrati tre pistole a salve modificate altrettante carabine, un caricatore e numerose cartucce di diverso calibro. Le armi erano all’interno d un borsone, nascosto in cucina, e che sarebbero state fabbricate da un rumeno, poi arrestato.