Commissioni, ancora scontri tra maggioranza e opposizioni

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Esito fallimentare nella seduta di ieri della Sesta Commissione al Comune di Ragusa. Lo scontro diretto tra maggioranza e opposizione non ha consentito di procedere all’elezione del presidente e del vicepresidente. Un fatto che si ripete per la seconda volta nel volgere di poco. Ricordiamo che qualche giorno fa, sempre per gli stessi motivi, non erano stati eletti i vertici della terza commissione. In quel caso la maggioranza aveva parlato di una defaillance nella comunicazione con i gruppi con cui dialogava nonostante appartenenti allo schieramento opposto. Ieri, invece, la dialettica politica è stata più dura, tanto da indurre i consiglieri di minoranza, che nel frattempo si sono ricompattati,  ad abbandonare i lavori, facendo venir meno il numero legale. L’opposizione parla di “… preclusione degli stessi al dialogo nei confronti dei partiti, considerato che a nulla sono valsi i numerosi e diversi tentativi di apertura al dialogo ed alla corresponsabilità nei lavori della commissioni. E’ giunto il tempo – scrivono i consiglieri di opposizione ad eccezione del consigliere del Movimento Civico Ibleo Gianluca Morando, ieri assente ai lavori della commissione – di demarcare i perimetri delle opposizioni”.
I consiglieri di minoranza ricordano che il giorno prima, in quinta commissione, proprio per dare un segnale di apertura e di dialogo, era stato votato il nome del neo presidente Carmelo Ialacqua, consigliere del movimento Partecipiamo e organico alla maggioranza consiliare.  Un segnale che – a detta dell’opposizione – evidentemente non è stato colto, dato che nella seduta della sesta commissione di ieri anzicchè concedere la presidenza alla minoranza, è stato proposto il nome di un consigliere grillino. Ragion per cui opposizione ha abbandonato i lavori della commissione ed ha anche rinunciato al gettone di presenza
“per evitare – si legge a chiusura del documento –  che le scelte fatte per rimarcare l’inconsistenza politica della maggioranza possano incidere sul bilancio comunale”. Immediata la replica della maggioranza.  “Si ricorda a tutte le opposizioni – si legge nel documento –  che questa maggioranza, in discontinuità con tutte le amministrazioni precedenti, ha fin dal primo minuto dato la possibilità alle minoranze di eleggere il vicepresidente del Consiglio comunale. Gli esiti dell’apertura sono noti a tutti: non sono riusciti a trovare una sintesi e il Consiglio comunale è stato rinviato per le loro divisioni. Ancora: la prima commissione ha visto l’elezione, con il consenso di questa maggioranza, di un presidente espressione delle opposizioni. Questi i fatti. Tutto il resto ci sembra appartenere – si conclude la nota – a un rituale vecchio e non produttivo per gli interessi dei cittadini”.