Scioperano i dipendenti del Consorzio Universitario

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Giornata di sciopero oggi, insieme alle sigle sindacali di categoria da parte dei dipendenti del consorzio universitario di Ragusa, a cui non sono state pagate le ultime tre mensilità di stipendio. Nel corso della giornata di sciopero si è tenuta un’assemblea sindacale. Redatto, in modo congiunto, un documento in cui si ringrazia il presidente del consiglio comunale di Ragusa Giovanni Iacono per aver accolto la richiesta di programmare una seduta aperta del massimo consesso inserendo la problematica del Consorzio Universitario tra i punti all’ordine del giorno dei lavori consiliari. Inoltre si chiede entro domani un incontro con i vertici del Comune e della Provincia regionale, quali soci maggioritari del consorzio, per discutere sugli impegni di natura finanziaria che si intendono assumere per il prossimo anno  in fase di approvazione di bilancio da parte del Comune, la Provincia ha già provveduto allo strumento finanziario. Se la richiesta di incontro sarà disattesa, i dipendenti terranno un sit-in di protesta, già dalla prossima settimana,  di fronte alla Provincia Regionale  e Palazzo dell’Aquila. In mancanza di risposte anche in quel caso, sarà sollecitato un intervento da parte del Presidente della Regione, al pari di quanto fatto dai dipendenti del consorzio universitario di Trapani. Nel documento – leggiamo testualmente – “si  stigmatizza l’atteggiamento della Provincia Regionale la quale, non solamente non ha ancora risposto alla richiesta di incontro avanzata dai sindacati,  ma ha anche insistito nel non riconoscere il debito derivante dall’obbligazione assunta in qualità di Socio fondatore del Consorzio stesso”.
Dal canto proprio la Provincia regionale fatto sapere che: “Il bilancio 2013 del Consorzio non è stato ancora approvato, né incardinato, pertanto, ad oggi non possono essere individuate le quote per i due soci da trasferire all’Università di Catania, non a caso è stato deciso un versamento di 160 mila euro pro capite pienamente idoneo a coprire la rata dovuta all’ateneo.  Non si può procedere, infatti, ad alcuna patrimonializzazione dei beni immobili messi a disposizione dell’Ateneo dal comune di Ragusa in quanto le somme vanno calcolate, dopo l’approvazione del bilancio di previsione, e non dovranno essere superiori al 20% delle quote sociali”.