La Polizia di Stato intensifica l’attività di prevenzione

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Prosegue senza sosta l’attività della Polizia di Prevenzione in ordine alla emissione di provvedimenti di cui al cd Codice Antimafia, nonché l’attività inerente ai controlli di persone sottoposte a misure giudiziarie e di prevenzione.

Nel recentissimo ultimo periodo, infatti, sono state svariate le misure adottate conseguenti all’attività espletata:

  • La violazione delle prescrizioni inerenti alla concessione di un permesso premio – per trascorrere il periodo natalizio presso l’abitazione dei propri genitori, in Ragusa Ibla – è costata la revoca della misura e l’immediato ripristino del regime carcerario cui S.G., trentenne ragusano, era sottoposto. A seguito della denuncia in stato di libertà per il reato di evasione da parte della Sezione Volanti di questa Questura,  l’uomo – che avrebbe dovuto beneficiare del relativo permesso in regime analogo a quello degli arresti domiciliari (quindi senza mai allontanarsi dal domicilio indicato) – veniva riaccompagnato presso la Casa Circondariale di Noto, ove attualmente si trova ristretto in considerazione di una condanna per tentato omicidio, lesioni gravissime e porto abusivo di armi.
  • Foglio di Via con Divieto di ritorno nel Comune di Ragusa e sue frazioni emesso dal Questore di Ragusa nei confronti di due coniugi rumeni, regolarmente soggiornanti nel territorio di Modica, colti in una sorta di attività perlustrativa nei pressi di abitazioni situate a Marina di Ragusa: I.L. e I.S., in compagnia della loro figlioletta, si aggiravano a bordo del proprio furgoncino – all’interno del quale venivano rinvenute diverse suppellettili, di cui non sapevano fornire giustificazioni relativamente alla loro provenienza – mentre monitoravano attentamente villette e abitazioni della indicata zona balneare; le circostanze di luogo e di tempo, nonché l’atteggiamento tenuto in occasione del controllo, oltre agli svariati precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona, l’ordine pubblico e reati ambientali ha fatto scattare l’emissione del citato Divieto di Ritorno nel Comune ibleo per il periodo di un anno.
  • Avvisato oralmente un ventitreenne ragusano residente a Modica: annoverato tra i soggetti ritenuti “socialmente pericolosi” per aver tenuto, anche in giovanissima età, condotte tali da determinare nel 2002 l’emissione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di PS, C.T. risulta da ultimo essere stato denunciato più volte dagli uomini del Commissariato di PS di Modica per reati inerenti la violazione delle norme in materia di sostanze stupefacenti oltre che per false attestazioni, guida senza patente e violazione delle prescrizioni degli arresti domiciliari.     
  • Ancora un Avviso Orale per un trentottenne vittoriese: ad S.R. non sono bastati i numerosi precedenti di polizia e penali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti che, ad oggi, lo vedono ristretto in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione di Acate. Da ultimo, infatti, in occasione di una perquisizione domiciliare effettuata con l’ausilio di unità cinofile, veniva trovato in possesso di sostanze psicotrope già suddivise in dosi e confezionate pronte allo smercio; deferito alla locale Autorità Giudiziaria, al medesimo veniva altresì notificato il provvedimento in questione.
  • Divieto di Ritorno con obbligo di rimpatrio nel Comune di Santa Croce Camerina anche per due soggetti, di origini albanesi uno e ragusane il secondo, rispettivamente, per un periodo di tre e due anni. Entrambi i soggetti, poco più che ventenni, erano stati oggetto di rituale controllo in occasione di una rapina consumata ai danni di una stazione di servizio ubicata sulla SP 85: nell’occorso, considerata la anomalia della loro presenza in loco, connessa alle circostanze temporali non giustificate, collegate altresì ai precedenti penali e di polizia vantati dai medesimi (reati contro il patrimonio, in materia di armi e precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti), rendevano quantomai opportuna l’emissione del provvedimento di prevenzione a firma del Questore in virtù del quale è stato inibito ai due l’ingresso sul territorio del Comune ibleo e sue frazioni.
  • Un Foglio di Via obbligatorio con Divieto di ritorno nel Comune di Ragusa: a seguito dell’arresto in flagranza per furto aggravato in concorso di due donne domiciliate nel siracusano, ad un cinquantacinquenne residente a Siracusa – che fungeva da basista – è stato inibito il ritorno nel comune ibleo per il periodo di un anno.
  • Ancora due provvedimenti di rimpatrio obbligatorio nei confronti di due uomini rumeni ventiquattrenni colti in circostanze di spazio e tempo tali da ipotizzare i motivi illeciti alla base della loro presenza sul territorio di Marina di Ragusa; ai due – che non avevano interessi di natura professionale, patrimoniale e/o affettiva per permanere sul territorio di Ragusa – e considerati altresì i loro specifici precedenti penali e di polizia  – è stata inibita la possibilità di rientrare sul territorio ibleo per tre anni, salvo diversa autorizzazione.
  • Risale a due giorni fa, infine, l’emissione di tre Fogli di Via con Divieto di Ritorno sul territorio sciclitano, per la durata di tre anni, di tre soggetti residenti nel catanese deferiti in stato di libertà per possesso ingiustificato di chiavi false e grimaldelli, per i quali sussiste ragionevole motivo di credere si trovassero sul territorio di Scicli al fine di delinquere, stante anche le circostanze spazio-temporali che hanno caratterizzato il controllo degli stessi ad opera del personale di Polizia.