D’Antona al sindaco: “E’ un errore rimuovere i problemi della città”

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I toni trionfalistici manifestati dal Sindaco in occasione della conferenza stampa di fine anno rivelano una pericolosa sottovalutazione della reale situazione nella quale la città si trova in questo momento.
    Come si può parlare di ritorno alla normalità finanziaria del Comune quando a distanza di un anno il Piano di Riequilibrio, adottato l’anno scorso al fine di evitare il dissesto finanziario dell’Ente, è ancora sottoposto all’esame del Ministero, il quale continua a chiedere chiarimenti ed integrazioni; senza contare il recente giudizio sospeso della Corte dei Conti sul Comune di Modica, in attesa dell’esito dell’esame del Piano.
    In questi mesi ad una politica di rigore e di contenimento della spesa, così come richiesto dal Piano, si è invece sostituita una attività caratterizzata dall’incremento della spesa, dai contributi e dalle iniziative ricreative fino al ripristino delle indennità e dei gettoni di presenza per i consiglieri.
   Ancora una volta si ignora che la puntualità nei pagamenti registrata in questo secondo semestre, per la quale tutti siamo soddisfatti, non è certo il risultato di una situazione strutturalmente migliorata, quanto il frutto dell’anticipazione di quaranta milioni di euro che la Cassa Depositi e Prestiti ha concesso al Comune nel mese di maggio, e che bisogna restituire, operazione che ha consentito il pagamento delle tanti imprese fornitrici del Comune .
  Né può passare inosservato il fatto che proprio in queste ore il bilancio di previsione 2013 è rimasto privo del parere del Collegio dei Revisori dei Conti, il quale, caso più unico che raro, ha ritirato il suo parere favorevole a seguito di inadempienze proprie del Comune.
   Ci sorprende, infine, il silenzio su alcune questioni decisive per la città: in materia urbanistica, dopo l’adozione della variante al Prg da parte del commissario regionale, non si registra alcun passo avanti e la città rimane ancora priva delle necessarie regole che riescano ad equilibrare sviluppo, lavoro nell’edilizia e tutela del territorio; nessun accenno a progetti importanti per rilanciare l’economia della città, come l’ampliamento della zona artigianale, già in parte finanziata con i fondi ex Insicem, o decisivi per la vita di interi quartieri, come la rotatoria di Dente Crocicchia, già finanziata con un mutuo acquisito, o le rampe dell’incrocio della Caitina, o la ripresa dei lavori del contratto di quartiere a Treppiedi.
   Riteniamo un errore politico rimuovere i problemi che la città presenta poiché l’assenza di consapevolezza può produrre scelte sbagliate o anche dannose.   
   L’augurio sincero che ciascuno di noi può fare è certamente quello di avere un 2014 migliore del 2013; l’obbligo però che gli amministratori della città hanno è quello di rimanere ancorati alla realtà per evitare errori.