Bagni pubblici chiusi nei festivi, protesta del Comitato per i Diritti del Cittadino

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Uno dei primi gesti di questa amministrazione, appena insediatasi, è stato quello dell’inaugurazione dei servizi igienici di corso Umberto I, quelli dell’ex Palazzo delle Poste,ristrutturati. Ciò per garantire “un piccolo ma fondamentale servizio per i turisti e i visitatori della città”. Così veniva espresso nel comunicato stampa dell’Ente dello scorso 6 agosto 2013. Ci chiediamo, a distanza di ben cinque mesi, a cosa sia servito tale gesto se poi proprio tali servizi igienici rimangono chiusi in tutti i giorni festivi ed in particolare durante queste festività natalizie in occasione delle quali turisti e visitatori hanno affollato il centro storico della Città della Conteasenza avere alcuna possibilità di usufruire di un servizio tanto elementare quanto essenziale e simbolicamente importante per rendere l’immagine qualitativa dei servizi erogati dal Comune alla cittadinanza. Non si comprende come tutto ciò possa accadere! Non si comprende come, a fronte di una pianta organica dell’Ente, sovradimensionata e profumatamente pagata, non si riesca a coprire i turni del personale, volti a garantire l’apertura dei servizi igienici della città anche nei giorni festivi. Si fa presente, infatti, che anche il diurno di via S. Elisabetta risulta essere anch’esso chiusoin tali giorni. Il Comitato per i Diritti del Cittadino, pertanto, facendosi portavoce dei tanti cittadini, visitatori e turisti che hanno civilmente segnalato tale disservizio, chiede l’immediata attivazione dei turni del personale comunale nei vari servizi igienici della città durante tutti i giorni della settimana, festivi compresi. Il comitato coglie, altresì, l’occasione per augurare al sindaco, Ignazio Abbateai suoi collaboratori e a tutti i dipendenti diretti e indiretti dell’Ente, un buon e soprattutto miglior lavoro per l’anno 2014 appena iniziato, facendo presente che sarà sempre presente per evidenziare tutto ciò che non sarà fatto per il bene della città e di tutti i cittadini che la vivono.